I gemelli Winklevoss, spesso chiamati i “Winklevii”, sono famosi per essere storici rivali di Zuckerberg nella diatriba su chi abbia davvero avuto per primo l’idea di dar vita a Facebook. Ora sono diventati miliardari grazie all’asset del momento, i bitcoin.
I gemelli Winklevoss e Facebook
Chi ha visto il film “The Social Network” sa di chi stiamo parlando: due canottieri olimpici, ex studenti di Harvard, che nel periodo dell’università furono amici di Mark Zuckerberg.
Nel 2008, proprio i fratelli Winklevoss accusarono Zuckerberg di aver loro rubato l’idea di quello che sarebbe diventato il social network più famoso al mondo, e da un accordo tra le parti ottennero $65 milioni in cash e azioni di Facebook.
I Winklevii e i bitcoin
Di quei soldi, nel 2013 i due giovani hanno investito circa $11 milioni in bitcoin, che allora valevano intorno ai $120 ed erano considerati un asset per pochi avanguardisti, o forse sprovveduti.
Un investimento decisamente azzeccato, nel complesso, tenuto conto che i bitcoin valgono oggi più di $58.000 e li hanno resi miliardari: secondo Forbes i due possiedono con una fortuna di $1,6 miliardi a testa solo in bitcoin e altri asset digitali, e un patrimonio cumulato di $6 miliardi.
Nel 2014 i gemelli Winklevoss hanno fondato Gemini, una piattaforma per lo scambio di bitcoin aperta oggi al servizio di trading e custodia di 33 criptovalute, e che registra transazioni per un valore di circa $200 milioni al giorno.
A caratterizzare almeno formalmente le loro strategie c’è l’idea che per una rivoluzione ci vogliono delle regole: per quanto riguarda i bitcoin, Gemini ci tiene a definirsi una piattaforma regolamentata e punta diventare un riferimento anche per i più scettici del bitcoin per una rivoluzione “controllata”. Ha ad esempio già fatto richiesta alla SEC per emettere ETF sui bitcoin, anche se non è ancora stata accettata.
Blockchain come futuro del mondo
Ma soprattutto, i gemelli Winklevoss hanno intrapreso investimenti in almeno 25 startup legate alla tecnologia su cui si basa il mercato delle criptovalute, e che secondo loro cambierà il mondo: la blockchain, una struttura di informazioni decentralizzate destinata a cambiare il mondo togliendo potere agli accentratori per eccellenza di informazioni, tra i quali, appunto, Facebook.
Tra gli investimenti più fortunati del momento, c’è l’acquisizione da parte di Gemini di Nifty Gateway, una delle piattaforme di riferimento nel mondo della Crypto-Art per lo scambio di asset digitali intangibili, gli NFT.
Sebbene manchi loro molta strada prima di poter raggiungere la ricchezza del loro storico rivale Zuckerberg, che supera i $100 milioni, Winklevii guardano al futuro con spavalderia e ottimismo quando dicono che un social network centralizzato non esisterà più tra 5 o 10 anni.
E lo fanno attraverso una strategia del “chiedere prima il permesso, invece che chiedere perdono dopo”, non proprio tipica della Silicon Valley. Vedremo se si tratta della strategia giusta affinché i bitcoin trovino a pieno diritto il loro posto nel mondo.