La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), ente federale statunitense che stabilisce le norme per la sicurezza autostradale, ha avviato un’indagine formale sulla sicurezza del sistema autopilot di Tesla. L’evento scatenante sono stati 11 incidenti causati da macchine con la guida autonoma attiva, che in particolare avrebbero colpito dei veicoli di emergenza fermi, come ambulanze o camion dei pompieri. Infatti, tali veicoli devono spesso fermarsi in punti insoliti della strada, anche all’interno delle corsie, rischiando talvolta di confondere il software Tesla.
La sicurezza del sistema autopilot
L’autopilot, come precisa la stessa Tesla, dovrebbe essere usato mentre il guidatore resta comunque vigile in caso di pericoli imprevisti. In realtà, però, non è stato raro trovare anche persone addormentate alla guida. L’indagine avviata dalla NHTSA dovrà verificare quanto tali comportamenti siano diffusi e delineare con più chiarezza i reali limiti del software.
Cosa rischia Tesla
Tesla rischia di essere obbligata a limitare molto il suo software per la guida autonoma negli Stati Uniti, causando una riduzione degli incassi. Il sistema autopilot, infatti, nella sua forma completa costa circa 10.000 dollari, rappresentando una non indifferente fonte di utili. L’ipotesi peggiore, anche se poco probabile, sarebbe che esso venisse del tutto vietato. L’azienda al Nasdaq il 16 agosto 2021 ha ceduto il 4,34% del suo valore azionario.