La United Fruit Company, di cui i principali azionisti erano i fratelli John Foster e Allen Welsh Dulles, rispettivamente Segretario di Stato degli Stati Uniti e direttore della CIA, era fino a metà dello scorso secolo una delle multinazionali più ricche del continente americano. Grazie all’appoggio della Cia, che controllava de facto il governo guatemalteco grazie a dittatori fantocci, la UFC acquisì il 42% delle terre del paese e ottenne l’esenzione da tutte le tasse e dai dazi sulle importazioni e sulle esportazioni.
La restituzione dei terreni
Nel 1951 accadde un evento che sconvolse i piani dell azienda, in seguito alle prime libere elezioni democratiche nel Guatemala. Salì al governo un giovane ufficiale, Arbenz Guzman, molto vicino alla causa dei contadini. All’epoca, una delle questioni più importanti in Guatemala era infatti la scarsità di terre coltivabili.
Quando la United Fruit Company è arrivata, all’inizio del XX secolo, in Guatemala, ha acquistato immense quantità di terreni per le piantagioni a prezzi stracciati. Guzman iniziò una politica di nazionalizzazione delle aziende, dando il via ad una riforma agraria che restituì agli agricoltori tutte le loro terre, espropriandole alla United. Il fallimento della multinazionale sembrava inevitabile.
Il piano degli americani
Dulles, insieme ad altri azionisti della United, decise di assumere un pubblicitario, Edward Bernays, per liberarsi di Arbenz e riprendere possesso dei ricchi terreni del Guatemala. Bernays comprese che per risolvere il problema bisognava far circolare il messaggio, soprattutto negli Stati Uniti, che non vi era in ballo solo il profitto di una multinazionale, ma la libertà stessa.
Essendo in pieno periodo Guerra Fredda, i media ed il popolo statunitensi erano molto sensibili alla minaccia sovietica. Bernays iniziò quindi a fare in modo che Arbenz fosse visto come un sovietico al soldo di Mosca, organizzando dure manifestazioni anti americane a città del Guatemala, pagando i giornali più importanti del paese per pubblicare articoli di giornale pro Urss e così via.
Negli Stati Uniti Bernays creò perfino una finta agenzia di stampa indipendente, la Middle America Information Bureau, la quale bombardò il pubblico americano con la notizia che Mosca intendeva usare il Guatemala come testa di ponte per attaccare gli Stati Uniti. In realtà Arbenz non aveva alcun legame con Mosca ma Bernays riuscì a farlo credere all’opinione pubblica.
Nell’agosto del 1953 il presidente Eisenhower autorizzò l’operazione PBSUCCES. Si trattava di organizzare un colpo di Stato in Guatemala, utilizzando dei gruppi di ribelli armati ed addestrati dalla stessa Cia. Vi fu anche un intervento militare statunitense con bombardamenti su città del Guatemala da parte di aerei della Cia, motivati in patria come legittimo supporto alla causa di liberazione del paese da un governo dittatoriale.
I risultati
Dopo un lungo assedio, il 27 giugno del 1954 il colonnello Arbenz fu costretto a lasciare il paese e Carlos Alberto Castillo Armas subentrò come nuovo leader. Pochi mesi più tardi, Richard Nixon visitò il Guatemala, concordando col il nuovo governo il ritorno dei terreni alla United fruit Company.
Negli anni successivi non ci furono mai scuse ufficiali da parte degli Usa, che durante il colpo di stato uccisero circa 3 mila persone solo nella capitale. La United Fruit Company, invece, fu costretta a cambiare nome, dopo essersi scusata ufficialmente per le sue azioni. Il nuovo nome della UFC è diventato Chiquita Brand. La società ancora oggi è leader mondiale in esportazione e vendita di frutta, con un fatturato di 4 miliardi di dollari annui, di cui 2 miliardi solo dalla vendita delle banane.