Quella di cui parleremo oggi è la storia di uno dei titoli più pazzi che abbia mai varcato le porte di Wall Street, capace di passare dal valore di 4 a 215 dollari in un solo giorno. Ma andiamo con ordine.
Cos’è una Medbox?
All’inizio del 2010 viene fondata la Medbox, una piccola società statunitense con lo scopo di produrre distributori di marijuana negli Stati Uniti. I pazienti autorizzati a comprarla, per scopi terapeutici, sarebbero stati così messi a disposizione di ben 800 tipi diversi di cannabis. Oltre a pesare intorno ai 300 chili e ad essere corazzate, con un prezzo che varia intorno ai 220 mila dollari, le così chiamate Medbox hanno dei criteri di sicurezza molto alti: chiedono all’utente di strisciare una tessera magnetica che accerta la necessità di trattamento terapeutico a base di marijuana e di fornire l’impronta digitale, prima di distribuire la medicina. Inoltre, a causa di un’ordinanza di sindaci di alcune città, tra le 130 macchinette installate nel South West Usa e edifici come scuole, chiese, parchi pubblici e biblioteche, deve esserci una distanza di circa 200 metri.
Il boom in borsa
A fine 2012, con al centro delle discussioni di media e giornali americani il tema della legalizzazione della marijuana, l’azienda diventa ricchissima in un solo giorno. Il 13 novembre 2012 il titolo Medbox sale da 4 a 215 dollari in un attimo, per poi crollare clamorosamente sotto i 100 dollari. La capitalizzazione passa in quattro sedute da 45 milioni a 2,3 miliardi di dollari, considerando che l’azienda aveva previsto di realizzare un fatturato di 24 milioni per il 2014, un risultato eccezionale.
I motivi di tale record? Speculazione pura, grazie all’esiguo numero di azioni in circolazione (meno di un milione di titoli) e probabilmente il settore molto particolare in cui opera il gruppo e da eventi esterni collegati. Il boom del titolo, infatti, è avvenuto all’indomani della legalizzazione della marijuana in Colorado e nello stato di Washington. Nei due giorni elettorali in cui si è votato per il Presidente Usa, gli elettori sono stati chiamati anche a dare l’ok alla legalizzazione della droga ricreativa, una sovrapposizione di votazioni che ha aumentato ancora di più l’interesse del pubblico sulla questione. Sempre attraverso un referendum, il Massachusetts era diventato intanto il 18esimo stato a legalizzare la marijuana per uso terapeutico.
La spiegazione
Secondo gli esperti l’utilizzo della marijuana ad uso terapeutico ha sicuramente interessanti prospettive di crescita, ma come ha spiegato anche la stessa società della Medbox, il prezzo del titolo sarebbe dovuto rimanere tra i 10 e i 20 dollari, quando prima del boom speculativo si muoveva tra 2,75 e 3 dollari. Il rischio nel comprare queste azioni? Altissimo. Il vero problema è che tutte le azioni americane del settore sono quotate su mercati non regolamentati (Over the counter), dove gli scambi sono pochi e bastano poche migliaia di dollari per “manovrare” i prezzi. Il sistema è molto semplice: alcuni fondi speculativi raccolgono piano piano azioni. Poi si iniziano a creare delle prospettive false sulle società “super favorevoli”, con newsletter e analisi finanziarie gonfiate. L’autorità di vigilanza Usa ha registrato che per una società simile alla Medbox erano state inviate ben 30 newsletter in un mese, quando non aveva ancora nemmeno iniziato a redigere un piano di sviluppo. Queste newsletter convincono i piccoli investitori a comprare e una volta che il titolo è salito, i fondisti iniziano subito a vendere, con i piccoli investitori che invece rimangono fregati.
L’epilogo
E adesso che fine ha fatto la Medbox? Innanzitutto ha cambiato nome in Notis Global Inc, salendo alla ribalta nel marzo 2017 per uno scandalo rivelato dalla Sec (Securities and Exchange Commission), secondo la quale il 90 % dei guadagni dell azienda nel primo trimestre del 2014 sono totalmente falsi. Secondo la SEC, la Medbox ha creato una società di facciata chiamata New-Age Investments Consulting, la quale effettuava vendite di azioni illegali e utilizzava i proventi per aumentare le entrate della Medbox. “Come si sostiene nella nostra denuncia, gli investitori sono stati indotti erroneamente a credere che Medbox fosse un leader nella fiorente industria della marijuana, quando l’azienda faceva soldi solo grazie a vendite illegali di riserva per aumentare le entrate, ” sostiene Michele Wein Layne, direttore dell’ufficio regionale di Los Angeles della SEC. La Medbox ha infine accettato di saldare le spese di SEC e pagare più di $ 12 milioni in sanzioni.