Jeff Bezos (il suo nome completo è Jeffrey Preston Bezos) nasce ad Albuquerque nel 1964 da Jacklyn Gise Jorgensen e Ted Jorgensen. La madre di Jeff al momento del suo concepimento è solo una teenager e il matrimonio con Ted dura poco più di anno.
Dopo il divorzio con il padre, la mamma di Jeff si risposa con Miguel Bezos (un cubano che è immigrato negli Stati Uniti quando aveva quindici anni) che lavora all’Università di Albuquerque, il quale adotta legalmente Jeff cambiando così il suo cognome da Jorgensen a Bezos.
L’infanzia in Texas
Dopo le nozze Jeff e la sua famiglia vanno a vivere in Texas e Miguel diventa ingegnere presso Exxon. Il giovane frequenta la scuola e durante l’estate passa il tempo nel ranch del suo nonno materno.
L’adolescenza in Florida
Durante l’adolescenza Bezos è costretto a trasferirsi insieme alla famiglia in Florida, a Miami. Qui Jeff si diploma alla Miami Palmetto Senior High School. Successivamente, si laurea con lode in Ingegneria Elettronica e Computer Science all’Università di Princeton.
La carriera
Dopo la sua laurea Jeff lavora a Wall Street nel settore informatico e successivamente sulla costruzione di una rete per il commercio internazionale di una società conosciuta come Fitel e per una società finanziaria, la DE Shaw & Co.
Nel 1994, durante un viaggio da New York a Seattle, Jeff decide di fondare Amazon, scrivendone un business plan durante il tragitto. La scelta per la sistemazione della sede dell’azienda ricade sul suo garage. Amazon (il cui nome deriva dal Rio delle Amazzoni) nasce inizialmente come libreria online, offrendo però una scelta molto più ampia rispetto a qualsiasi negozio di libri o ditta di vendita per corrispondenza. Nel 1997 Amazon si quota in borsa sull’indice Nasdaq Composite con il simbolo AMZN con un prezzo iniziale di 18 dollari (oggi un’azione di Amazon vale circa 1776 dollari). Il piano aziendale della ditta era però inusuale, infatti prevedeva di non fare profitti nei primi anni. Amazon cresce alla fine degli anni novanta, anche se più lentamente delle altre Internet Company; ma quando scoppia la bolla delle “Dot-com” e molte aziende falliscono, Amazon riesce a resistere e raggiunge il primo profitto alla fine del 2002 con un risultato di 5 milioni di dollari e con un centesimo di dollari per ogni azione. Da allora è sempre rimasta in attivo, i profitti netti sono 35 milioni di dollari nel 2003, 588 milioni nel 2004 e 359 milioni nel 2005 e i ricavi continuano a crescere grazie alla diversificazione dell’offerta e la presenza su un mercato internazionale: 3,9 miliardi di dollari nel 2002, 5,3 nel 2003, 6,9 nel 2004 e 8,5 nel 2005 (proprio nel 2005 Amazon entra nell’indice S&P 500, un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione). Nel 2o18 Amazon ha chiuso con ricavi pari a 232 miliardi e con un utile netto al quarto trimestre 2018 pari a 3.3 miliardi.
Amazon nacque come libreria online ma si espanse velocemente offrendo nuove sezioni per nuove linee di prodotti: CD musicali, videocassette, DVD, software, elettronica, articoli sportivi, gastronomia, gioielli, orologi, ecc.. Una caratteristica della società è quella di poter recensire i prodotti con una scala da uno a cinque. Nel settembre 2002 Amazon lancia la Amazon Visa Card, presto seguita dal servizio di autenticazione ed acquisto facilitato per i clienti Amazon. Nel 2003 Amazon coordina una delle vendite di maggior successo di quel periodo: 1,3 milioni di copie del libro Harry Potter e l’Ordine della Fenice. In Italia l’attività di Amazon inizia nel 2010 e nel 2011 apre il suo primo centro di distribuzione. Nel 2015 avvia i servizi Amazon Prime e Prime Now, il primo è un programma ad iscrizione annuale che prevede numerosi vantaggi, tra cui un numero illimitato di spedizioni gratuite con consegna in un giorno lavorativo su molti articoli. La quota di iscrizione per il servizio è di 19,90 € all’anno ed è possibile provarlo per 30 giorni gratuitamente. Prime Now invece è la possibilità, per i clienti di Amazon Prime, di farsi recapitare presso la propria abitazione, nel tempo record di un’ora, il prodotto ordinato: tutto questo grazie ad un’app e con un costo di spedizione di 6,90 euro.
Nel 2016 Amazon lancia anche in Italia il servizio Amazon Locker che permette il ritiro degli acquisti presso dei pick-up point automatici distribuiti sul territorio. Il servizio Amazon Locker non ha costi aggiuntivi e permette il ritiro delle spedizioni senza essere vincolati dalle consegne da parte dei corrieri. Nel 2015 Amazon presenta un progetto che potrebbe rivoluzionare il mondo delle consegne: il servizio Prime Air. Questo servizio permette ad un drone di consegnare a casa i prodotti ordinati; il drone ha la capacità di trasportare pacchi che pesano fino a 2,3 chili circa volando a un’altezza che non supera i 122 metri. Sfrutta una tecnologia per evitare collisioni con altri velivoli e per operare in sicurezza. L’azienda ha spiegato che il drone è metà elicottero e metà aereo ed ha due sistemi propulsori, uno per il decollo verticale e l’altro per muoversi in orizzontale verso destinazione. Sembrerebbe prendere forma la possibilità che in futuro a bussare alla porta di casa per recapitare la spesa potrebbero anche esserci dei robot autonomi. Nel 2016 sono iniziati i primi test in Gran Bretagna in cui sono stati esaminati tre elementi chiave per il progetto: il volo di droni al di fuori della vista dei piloti in aree rurali e suburbane, test di prestazione dei sensori che servono per rilevare ed evitare ostacoli, voli in cui un solo operatore controlla contemporaneamente più droni semi-autonomi.
Amazon però non è l’unica azienda detenuta da Bezos, che è anche il fondatore di Blue Origin , società che si interessa di fornire servizi di turismo spaziale e messa in orbita di carichi scientifici e commerciali. Per maggiori informazioni a riguardo, consigliamo la lettura dei due articoli scritti dalla nostra redazione: Blue origin | I turisti dello spazio e Blue Origin | Il viaggio continua .
Bezos, inoltre, nel 2013 acquista per 250 milioni di dollari il giornale The Washington Post, rivista fondata all’inizio degli anni settanta la quale è, per autorevolezza, secondo solamente al New York Times. Il giornale dopo oltre 70 anni di guida dei Graham cambia gestione e passa appunto a Bezos.
Il personaggio
Secondo l’ultima stima di Forbes Jeff Bezos è l’uomo più ricco al mondo, con un patrimonio stimato di circa 130 miliardi di dollari. Anche se la sua vita è ricca di impegni, in un’intervista ha dichiarato che per lui è fondamentale dormire, infatti cerca di riposare almeno 8 ore a notte, senza dover ricorrere alla sveglia il mattino seguente in quanto sostiene che sia meglio svegliarsi in modo naturale. Proprio durante il mattino ha la tendenza di cambiare in continuazione la sua colazione, ad esempio si dice che una volta abbia ordinato una colazione esotica per capire meglio un altro CEO che avrebbe incontrato durante il giorno. Inoltre non pianifica mai incontri durante il mattino presto e preferisce stare insieme alla sua famiglia, cercando di dare la priorità a quest’ultima (per via del fatto che il suo padre biologico lo ha abbandonato da piccolo insieme alla madre). Fa sempre colazione con loro, conduce i figli in escursioni e fa del suo meglio per coinvolgerli, anche nella sua vita piena di impegni. Uno dei suoi hobby durante il tempo libero è quello di ricercare resti di razzi spaziali della Nasa negli oceani, infatti la maggior parte dei razzi si stacca dalle navicelle durante il volo, lasciando cadere i propulsori in mare. Bezos si immerge con un sottomarino per recuperare questi cimeli storici e a volte porta con sé anche la famiglia: una volta ha trascorso ben tre settimane per cercare un solo razzo.