Qualche settimana fa il Real Madrid ha ufficializzato il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con Adidas, che continuerà così a vestire i blancos fino al 2028. L’accordo è stato definito dal club come “qualcosa senza precedenti nella storia dell’industria dello sport”, e le somme previste sembrano non dargli torto: il Real riceverà da Adidas un totale di 1,2 miliardi di euro, spalmato su nove anni; 120 milioni verranno incassati a stagione, più 30 milioni in caso di trionfo in tre specifiche competizioni: Liga spagnola, Champions League o il Mondiale per Club. Inoltre l’azienda di Herzogenaurach concederà al Real una larga percentuale dei guadagni sulla vendita di prodotti e maglie (circa il 20%), oltre a fornire lo stadio Santiago Bernabeu del negozio Adidas più grande e fornito al mondo.
Un’azienda leader del settore
Nel mercato delle sponsorizzazioni, Adidas non è nuova a stipulare contratti di queste cifre e dimensioni. Già nel 2015 trovò infatti un ricco accordo con il Manchester United: la squadra inglese incassa da allora 75 milioni di sterline l’anno (90 milioni di euro circa), più la stessa percentuale relativa ai prodotti venduti garantita al Real Madrid. Ciò rappresentava fino all’anno scorso l’accordo più fruttuoso mai stipulato da una squadra di calcio, prima che Adidas rinnovasse appunto in maniera più che generosa con il club madrileno.
La presenza dell’azienda tedesca nel calcio è sempre stata imponente, estendendosi da alcune delle squadre più titolate ed importanti del mondo (come Juventus, Bayer Monaco, Ajax e River Plate) a varie formazioni nazionali di prestigio come l’Argentina, la Germania e la Spagna. Impossibile non sottolineare poi come Adidas, al di là delle divise da gioco, sia da anni fornitore dei palloni ed attrezzature da gioco per i campionati mondiali ed europei di calcio ed altre competizioni internazionali come la Champions League e l’Europa League.
Due aziende con la voglia di espandersi
Il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, si è detto soddisfatto della nuova (e prolungata) intesa con l’azienda tedesca d’abbigliamento sportivo: “Insieme continueremo questa alleanza strategica che ci permette di continuare ad essere un punto di riferimento e leader in questo settore calcistico. Per questo, Adidas è lo sponsor ideale per noi: fornisce il materiale migliore per le nostre prestazioni sul campo e fantastici prodotti originali per i nostri fan in tutto il mondo. Insieme continueremo a vivere anni di successi”.
Real Madrid ed Adidas sono infatti due dei marchi più riconosciuti al mondo: il primo ha presentato un brand value nel 2018 pari a 1,3 miliardi di euro (secondo club calcistico al mondo proprio dopo il Manchester United); il secondo, invece, ha raggiunto i 16 miliardi, confermandosi, assieme all’eterna rivale Nike, l’azienda più importante nel settore dell’abbigliamento sportivo.
Questo prestigioso accordo permette quindi ai due brand di continuare a godere uno della popolarità dell’altro, riuscendo ad ampliare il loro mercato e la loro visibilità in ogni parte del mondo: il Real Madrid, come le altre grandi squadre europee, cerca di sfruttare al meglio la presenza di milioni di fans sparsi soprattutto nei paesi asiatici (Cina, Giappone e Indonesia su tutti) portando eventi ma soprattutto merchandising, permettendo quindi ad Adidas di poter arrivare in zone fino a qual momento “inaccessibili”, dovute all’assenza di club calcistici o comunque di società sportive rilevanti a livello globale.
C’è fermento per la nuova stagione
Il Real Madrid si prepara quindi ad aprire un nuovo ciclo vincente con addosso le maglie griffate Adidas. La stagione giunta da poco al termine è stata “la peggiore del XXI secolo”, caratterizzata da un modesto terzo posto in Liga spagnola (addirittura dodici sconfitte subite, un record negativo nella storia del club) e da una precoce eliminazione dalla competizione preferita del Real Madrid, la Champions League, la cui coppa quest’anno non entrerà nel palmares blancos dopo tre stagioni consecutive in cui invece è stata una presenza fissa.
Ad influire sui risultati sicuramente è stato anche l’addio di Cristiano Ronaldo, passato alla Juventus, che sul piano sportivo ed economico ha avuto certamente un peso non irrilevante.
Ripartire è la parola d’ordine per il club madrileno: dalle prime indiscrezioni apparse sui quotidiani Florentino Perez sarebbe pronto ad investire oltre 700 milioni sul mercato estivo, per permettere all’allenatore del Real Zinedine Zidane di schierare una formazione ancora più competitiva, che possa trionfare di nuovo a livello nazionale e internazionale. E continuare ad avere sponsorizzazioni redditizie.