A cura di Andrea La Torre e Alberto Binetti
Questo Approfondimento descrive i risultati di un test realizzato grazie alla partecipazione diretta dei membri di Starting Finance. Agli utenti è stato chiesto di compilare un questionario basato su situazioni economiche concrete: il risultato finale è stato determinato grazie al loro contributo e alle risposte date. In particolare, in questo esperimento si è studiato quanto la percezione di equità giochi un ruolo fondamentale in alcune scelte economiche.
La teoria economica moderna e i suoi modelli sono basati su presupposti chiari, ma non necessariamente realistici. Assumendo la perfetta razionalità di ogni agente, infatti, gli istinti e le percezioni sociali sono lasciati in secondo piano, nonostante influenzino, spesso in modo significativo, ogni sua scelta.
Attraverso questo esperimento, che replica e riadatta un noto test di Richard Thaler, premio Nobel per l’economia nel 2017, vengono mostrate alcune particolari anomalie rispetto al comportamento razionale dell’homo economicus.
Primo caso
Nel primo dei quattro test si chiedeva di dividere una certa somma ipotetica (10€) con una seconda persona, sconosciuta ma informata delle regole del gioco. Se la proposta di suddivisione fosse stata accettata, entrambi i partecipanti avrebbero ricevuto quanto detto, mentre, in caso di rifiuto da parte della seconda persona, entrambi avrebbero perso la propria parte.
Qual è la soluzione del test? La previsione della teoria economica tradizionale è che qualunque offerta superiore a zero dovrebbe essere accettata da una persona perfettamente razionale. Quest’ultima, infatti, secondo la filosofia dell’homo economicus, trovandosi di fronte alla scelta «zero o qualunque valore superiore a zero» sarebbe portata ad accettare qualsiasi offerta. Tuttavia, questo non accade quasi mai.
È stato infatti dimostrato che, nella realtà, le persone messe di fronte a questa situazione non sono quasi mai disposte ad accettare delle offerte che non ritengono eque. Dunque la possibilità che un’offerta venga o meno accettata non dipende solo da leggi economiche o da payoff matematici, ma anche dalla percezione di equità che ciascun individuo attribuisce all’offerta ricevuta.
Anche se per aumentare le possibilità di successo sarebbe necessario conoscere le cifre precedentemente accettate dalla controparte, la maggior parte degli utenti (il 40%) ha preferito offrire 5€, rinunciando a parte della propria ricompensa pur di aumentare l’equità percepita dello scambio e quindi le probabilità di farlo accettare.
Secondo caso
Questa volta, a differenza del primo caso, qualsiasi cifra offerta sarebbe stata obbligatoriamente accettata dalla controparte. Come è logico attendersi, senza il rischio di un rifiuto (e quindi senza il rischio di perdere il possibile guadagno) la maggior parte delle risposte si è concentrata tra 0, 1 e 2 euro. Anche in questo caso però vi è un’anomalia: secondo la teoria economica, infatti, degli agenti razionali avrebbero massimizzato il proprio guadagno, formulando un’offerta pari a zero. Tuttavia così non è stato: le persone nelle realtà riconoscono il significato dell’equità, e per questo cedono parte del proprio guadagno, anche quando esso poteva essere sicuro.
Terzo caso
Cosa succede però se nelle stesse condizioni del test precedente le persone sono osservate mentre decidono la suddivisione dei guadagni? In questo caso si nota che la pressione psicologica di un osservatore aumenta, in media, la cifra concessa alla controparte. Questo perché, oltre ad influenzare le scelte individuali, la percezione di equità gioca un ruolo fondamentale anche nel contesto sociale: le persone conoscono il valore comunemente attribuito al concetto di equità, e preferiscono essere riconosciute come eque anche nel caso in cui l’osservatore sia uno sconosciuto.
Quarto caso
Questo test ripropone il primo caso, ovvero la suddivisione di una data somma con la possibilità di ricevere un rifiuto, ma con una variante: la somma da suddividere con la controparte è in questo caso estremamente rilevante (10 milioni di euro). Le risposte, in media, risultano simili a quelle del primo test, in cui la cifra da dividere era di soli 10€. Tuttavia è interessante notare come per alcune persone il ragionamento alla base della valutazione fosse estremamente diverso: come dichiarato nella risposte aperte alla fine del test, alcuni sarebbero stati disposti a cedere alla controparte anche 9 milioni, pur di garantirsi il milione rimanente.
Conclusioni
In qualunque situazione riconducibile ad uno dei casi proposti è utile tenere conto di quanto la percezione di equità influisca sul giudizio e sulle scelte degli individui. Come è stato dimostrato, infatti, spesso i comportamenti delle persone deviano dai modelli economici tradizionali dell’homo economicus, proprio perché essi non riescono a prendere in considerazione questa importante caratteristica della natura umana.