Sommario:
- Nessun valore aggiunto per le compagnie combinate.
- Sia Apple che Disney hanno problemi con il rallentamento della crescita e le valutazioni maggiorate.
- Un accordo non aggiunge valore e risolve ben poco. Per la crescita dovrebbe essere usato del capitale.
Tesi: Viene esaminata la speculazione di una fusione Disney (NYSE:DIS)/Apple (NASDAQ:AAPL). Il problema per entrambe è che sono grandi compagnie con crescita rallentata e valutazioni premium. Una fusione non le rende più allettanti. E’ semplicemente la teoria ad essere imperfetta.
Estratto da “La Speculazione sulla Fusione Apple – Disney” di Clark Schultz (link all’articolo originale in inglese):
- RBC Capital afferma che stanno arrivando voci riguardo il tentativo di Apple (AAPL) di acquisire Disney (DIS), specialmente se 230 miliardi di dollari in capitali esteri possono essere rimpatriati senza sforzi.
- La logica a favore dell’affare è ovviamente l’enorme quantità di contenuti di qualità posseduta da Disney.
- «Ci sono molti fattori da considerare, ma un accordo di questo genere creerebbe un colosso tecnologico/mediatico senza pari e accrescerebbe servizi, contenuti e portfolio media di Apple, favorendo l’idea di una valutazione più alta», afferma Amit Daryanani di RBC.
La teoria è completamente in errore nell’affermare che il mercato pagherebbe un sovrapprezzo se si combinassero due compagnie già troppo costose. Apple ha una crescita a cifra singola (e nessuna crescita negli ultimi due trimestri) e Disney, al suo prezzo corrente, ha un multiplo P/E (rapporto prezzo/utili, N.d.T.) di 20 e ha maturato crescita nulla nei due semestri passati.
Osserviamo il divario tra crescita e valutazione per entrambe le compagnie.
Valutazione: Disney scambia a più di sei volte rispetto alla propria crescita. Ciò è incredibilmente dispendioso per una compagnia a crescita lenta e bassa. Vedi sotto per l’analisi degli introiti, che sono stagnanti in basso quasi ovunque. Semplicemente non c’è molta crescita e, in una recessione, questo la rende molto esposta.
Rapporti PEG (Price/Earnings to Growth), da YCharts
Crescita: Disney è una compagnia ben amministrata, ma i suoi risultati mostrano ovvi problemi con la crescita del fatturato.
- Network via cavo: in calo
- ESPN: in calo
- Telecomunicazioni: stagnante
- Studio Entertainment: in calo
- Parchi tematici: visitatori leggermente in calo
Ecco alcuni estratti dal recente rapporto sugli introiti:
«Siamo davvero soddisfatti della nostra performance finanziaria nel primo semestre. I nostri parchi e resort hanno portato eccellenti risultati e, uscendo da un anno record, il nostro Studio ha avuto tre successi globali, tra cui il nostro primo film da un miliardo di dollari dell’anno fiscale 2017, “Rogue One: A Star Wars Story”» – Robert Iger, Chairman e CEO
Network via cavo
Gli introiti dalle reti via cavo per il trimestre sono diminuiti del 2% a 4,4 miliardi di dollari e i ricavi operativi sono diminuiti dell’11% a 0.9 miliardi. La diminuzione dei ricavi operativi è dovuta a una decrescita di ESPN.
La decrescita di ESPN è imputabile a maggiori costi della programmazione e minori entrate da pubblicità, parzialmente compensati dalla crescita di fatturato affiliata. L’aumento del costo del palinsesto è stato spinto dagli aumenti contrattuali delle tariffe per le programmazioni NBA e NFL, parzialmente bilanciati dallo slittamento temporale delle partite di College Football Playoff (CFP) rispetto alla fine del nostro trimestre fiscale.
I ricavi operativi dei nostri altri network via cavo erano essenzialmente stagnanti in quanto la diminuzione degli utili dalle vendite di programmi veniva bilanciata da minori costi dei palinsesti e tariffe per gli affiliati più alte. La crescita affiliata dei ricavi era dovuta a crescite contrattuali delle tariffe, parzialmente equilibrate da una diminuzione degli abbonati.
Broadcasting
Gli introiti dalle comunicazioni per il semestre erano fermi a 1,8 miliardi e i ricavi operativi sono cresciuti del 28% a 379 milioni. I ricavi da pubblicità erano piatti in quanto gli sponsor politici in aumento sulle stazioni televisive di nostra proprietà e maggiori tariffe erano bilanciate da una diminuzione nelle impressions del network.
Studio Entertainment
Gli introiti dello Studio Entertainment per il semestre sono diminuiti del 7% a 2,5 miliardi e i ricavi operativi del segmento del 17% a 842 milioni.
Abbiamo continuato a osservare spending molto solidi presso i nostri parchi domestici. La spesa pro capite è salita del 7% grazie all’aumento delle tariffe di ammissione e alle spese per cibo e bevande. La spesa per camera nei nostri hotel domestici è salita del 3% e l’occupazione in modesto calo al 91%. Finora le prenotazioni trimestrali presso i resort domestici sono comparabili ai livelli dello scorso anno, mentre le tariffe prenotate salgono del 2%.
Troppo denaro: Entrambe le compagnie generano straordinari incassi e la maggior parte di questi sta alimentando il riscatto di azioni che sono di alta valutazione. Entrambe sono sopravvalutate in base a crescita delle vendite ed introiti. Sfortunatamente, il riscatto di azioni non è la strategia per la crescita a lungo termine. Le due compagnie hanno bisogno di effettuare acquisizioni strategiche che possano alimentare la crescita.
Eccesso di acquisti: Entrambe le compagnie sono acquistate incredibilmente in eccesso nel breve termine. Ciò si è aggiunto al fatto che i prezzi delle loro azioni siano esagerati.
Proventi totali (quotidiani), da YCharts
Stategia: Gli azionisti Disney intascherebbero un affare fenomenale e riceverebbero il consiglio di accettare qualunque incentivo e vendere.
Vincitori evidenti: Gli unici vincitori definiti in un accordo del genere sarebbero le banche d’investimento, che si schiererebbero in modo da ottenere parcelle enormi.
Conclusione: L’analista, speculando su questo accordo, rivela un problema crescente per Apple: usare il proprio denaro per investire in un modo che aggiunga valore o crescita per il lungo o medio termine. Acquistare Disney a questi livelli di valutazione non è la risposta.
Nota dell’autore originale: Non ho posizioni in alcuno stock qui menzionato, né progetto di iniziarne entro le prossime 72 ore. Ho scritto questo articolo da solo ed esprime le mie opinioni personali. Non ricevo compensi per esso (eccetto che da Seeking Alpha). Non ho legami in affari con alcuna compagnia le cui azioni sono menzionate nell’articolo.
Link all’articolo originale: Apple Buying Disney? Merging 2 Overpriced Giants
Autore: The Frugal Prof