Bezos Expeditions è un fondo di venture capital, creato da Jeff Bezos. Istituito nel 2006, nasce allo scopo di gestire gli investimenti di Bezos in imprese innovative. Degli analisti si occupano di aiutare il miliardario a trovare progetti promettenti ed a seguirne lo sviluppo. Il gruppo ha finanziato startup in tutto il mondo per centinaia di milioni di dollari, con particolare attenzione verso progetti legati a nuove tecnologie informatiche e mediche. Bezos, comunque, investe anche in autonomia, senza passare per il suo fondo di venture capital. Prima della nascita di Bezos Expedition, nel 1998, l’attuale uomo più ricco del mondo investì 1 milione di dollari nell’allora neonata Google. Anche dopo il 2006, sempre in autonomia, Bezos ha compiuto investimenti di rilievo. Spiccano Airbnb (112 milioni di dollari nel 2011) ed Uber (37 milioni di dollari nel 2011).
I più grandi investimenti di Bezos Expeditions
Bezos Expeditions opera dal 2006 e, da allora, è riuscita a trovare molte realtà promettenti, la maggior parte delle quali ha soddisfatto le aspettative. Il nome più illustre fra quelli passati per il portafoglio del fondo è Twitter, nel quale sono stati investiti circa 15 milioni di dollari nel 2008. Le operazioni più pesanti, però, sono state fra il 2014 ed il 2017. Le principali beneficiarie sono state: Plenty, Lookout, Juno Therapeutics, Domo e Grail.
Plenty, 200 milioni nel 2017
L’investimento più grande di Bezos Expeditions è di gran lunga Plenty, con 200 milioni di dollari nel 2017. La startup è stata fondata nel 2013 da Matt Barnard, ed ha sede a San Francisco, in California. Si occupa di costruire strutture verticali per la coltivazione, al fine di produrre frutta e verdura dentro le grandi città. L’idea è quella di vendere nelle aree urbane prodotti alimentari freschi, che non subiscono i danni legati al trasporto. Le serre sono chiuse, l’aria viene purificata e le luci sono artificiali. L’ambiente è idoneo alla salute delle piante tanto quanto quello delle campagne. Più dell’idea in sé, a conferire valore al progetto c’è la sua enorme qualità dal punto di vista ingegneristico. Infatti, le strutture presentano un’efficienza energetica ottima, abbattendo così i costi per gli impianti.
Lookout, 150 milioni nel 2014
Lookout è un’azienda fondata nel 2005, con sede a San Francisco. Il fondo di Jeff Bezos ha investito in questa realtà 150 milioni di dollari nel 2014. Essa si occupa di offrire servizi e vendere software di sicurezza informatica.
Juno Therapeutics, 134 milioni nel 2014
Juno Therapeutics è un’azienda che opera nell’ambito delle tecnologie legate alla cura del cancro. Nel 2014 ha ricevuto 134 milioni di dollari da Bexos Expeditions. Fondata nel 2007, il maggiore progetto della società è lo sviluppo di terapie antitumorali dette CAR-T. Queste si basano su un’azione indiretta, si agisce per stimolare il sistema immunitario facendo in modo che sia lo stesso organismo a distruggere le cellule malate. Juno Therapeutics è riuscita a sviluppare terapie promettenti, che hanno portato Celgene ad acquisirla nel 2018 per 9 miliardi di dollari.
Domo, 100 milioni nel 2017
Domo è un’azienda con sede in una piccola cittadina statunitense, nello Utah, chiamata Amarican Fork. La società si occupa di fornire servizi avanzati e software di analisi dei dati per le imprese. Nel 2017 ha ricevuto un investimento da 100 milioni di dollari da Bezos Expeditions.
Grail, 100 milioni nel 2016
Nel 2016 il fondo di Bezos ha investito 100 milioni di dollari nella startup californiana Grail, con sede a Menlo Park. Questa si occupa di sviluppare metodi sempre più precisi per diagnosticare tumori e cancro. Infatti, come scrive l’azienda nella pagina iniziale del suo sito, la tempestività della diagnosi in queste patologie spesso fa la differenza fra vita e morte. I risultati dell’azienda sono stati notevoli, tanto che nel 2020 Illumina, che detiene già il 14,5% delle quote, ha offerto 8 miliardi di dollari per acquisire il resto della società.