Il settore Biotech
Le imprese operanti nel settore delle biotecnologie sono impegnate a sviluppare e ricercare soluzioni ad alto profilo tecnologico nell’ambito della biologia, dalla manipolazione genetica all’ingegneria robotica applicata ai sistemi biologici. Nel complesso, il Biotech rappresenta un comparto ideale ai fini della diversificazione, lasciando spazio a raffinate strategie di investimento.
Rendimenti attesi
I rendimenti medi a tre anni per questo comparto sono davvero notevoli e si aggirano in media intorno al 15%. La volatilità, in linea con i rendimenti, talvolta raggiunge livelli davvero pericolosi ma in uno scenario favorevole, puntando sul cavallo vincente, è possibile realizzare oltre il 50% annuo. Con riferimento all’anno 2016, il comparto ha registrato una forte contrazione dovuta soprattutto a condizioni esterne al settore, in particolare, come diversi esperti sostengono, il rallentamento dell’economia cinese ed il calo dei prezzi del petrolio. A partire da Novembre 2016, il settore ha registrato, però, una notevole ripresa che, a detta degli analisti di Morgan Stanley, ha gettato le basi per la forte crescita registrata nel 2017. Solamente nel Novembre 2016, l’indice Nasdaq Biotech ha registrato una contrazione di segno positivo pari al 10%. Nel 2017 le imprese attive nel settore hanno registrato un incremento degli utili pari al 18% ed un incremento delle spese per ricerca e sviluppo pari al 16%. I prodotti in sviluppo sono circa 4500 e riguardano perlopiù il comparto farmaceutico, tra i principali spiccano l’immuno oncologia, trattamento malattie infettive, cardiovascolari ed epatite C.
La situazione attuale
Alla luce delle recenti decisioni dell’amministrazione Trump, le imprese Biotech USA potrebbero ottenere numerosi incentivi e vantaggi. Portare al 15% la tassazione include anche la possibilità di rimpatriare le risorse finanziarie delle società detenute all’estero, con un aliquota del 10%. Gli analisti stimano in 100 miliardi di dollari il denaro in questione, combinando i due effetti potrebbero riversarsi in suolo americano miliardi di dollari, sufficienti a raddoppiare i budget per la ricerca. Da un punto di vista politico, il sistema sanitario statunitense, ora sotto influsso repubblicano, sostiene una politica di rapida approvazione dei farmaci al fine di stimolare la competitività tra le imprese ed incrementare il livello qualitativo dell’offerta. Un ulteriore componente da considerare nella valutazione è riferibile al fattore demografico. Il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale sta portando ad un aumento della spesa pro capite per i costi sanitari, le imprese sono dunque fisiologicamente portate a velocizzare e migliorare i propri processi produttivi per far fronte all’aumento della domanda di nuovi farmaci.
Investimenti nel settore delle biotecnologie risultano ideali per la diversificazione di un portafoglio a medio o lungo termine. Qui sotto, ecco i cinque fondi d’investimento più importanti che hanno deciso di puntare sul Biotech.
- Candriam Equities L Biotechnology Classe C: fondo azionario con rendimento triennale pari al 48,29%. Il 93% del portafoglio è investito sul mercato americano.
- Ubs Equity fund biotech: rendimento a tre anni pari a 46,7%. Il portafoglio risulta investito in tutti i mercati globali.
- Credit Suisse (Lux) Biotechnology Equity Fund ClasseB USD Cap: rendimento a tre anni pari al 46,3%, investe prevalentemente in società prossime al rilascio di nuove tecnonologie mediche.
- T. Franklin Biotechnology Discovery Fund Classe A (acc): rendimento triennale pari al 45,5%. Fondo azionario americano
- Pictet – Biotech Classe R Eur: rendimento triennale pare al 39,9% ed è investito all’89% in America.