Blockchain è un database distribuito e accessibile a chiunque sfrutti la tecnologia Peer-to-Peer; è in sostanza un libro contabile di tutte le transazioni fatte in criptovalute con un sistema di verifica aperto che non ha bisogno del benestare delle banche per effettuare una transazione. Pensando in grande, Blockchain è un sistema che può garantire il corretto scambio di azioni e titoli, può sostituire un atto notarile, provare l’onestà delle votazioni ridisegnando il concetto di seggio elettorale, proprio perché ogni transazione viene sorvegliata da una rete di nodi che ne garantiscono la correttezza e l’anonimato.
Questo database ha tutte le carte in regola per poter diventare, a breve o in alcuni anni, un algoritmo ad applicazione potenzialmente illimitata. Sarebbe un incredibile risparmio in termini di capitale umano, di spese, di spazi e di costi per servizi. Pensate al passaggio di proprietà di un’autovettura fatto semplicemente dal Personal Computer nel salotto di casa, o da una connessione Wifi nel vostro ristorante preferito. Immaginate che all’improvviso la vostra bolletta luce e gas sparisse. Niente, la cercate nella casella della posta, chiamate impauriti il portinaio chiedendogli spiegazioni, provate a contattare il vostro fornitore di servizi al quale siete legati da anni, magari decenni, ma nulla. Aspettate. Forse non avete più un fornitore di servizi. Forse, il fornitore di servizi è il vostro vicino di casa. Magari è una nonna con una fattoria lungo il Mississippi.
Nell’Aprile del 2016 Brooklyn ha assistito al primo passo verso quella che è già stata ribattezzata come “la digitalizzazione dell’energia”. Eric Foreman e Bob Sauchelli hanno prodotto la prima transazione fra privati di energia che ha inaugurato una modesta rete comprendente altri nuclei abitativi del quartiere. Con questa rete, proprio come i Bitcoin, non c’è bisogno di nessuna società pubblica o privata che svolga il ruolo di ente centrale. Viene stabilito un prezzo e si compra o rivende energia sfruttando la piattaforma TransActive Grid creata dalla start-up LO3 Energy.
E dove trova fondamento questa piattaforma? Esatto, nel registro distribuito Blockchain. Per sintetizzare con le parole del fondatore di LO3 Energy, Lawrence Orsini: “Nel futuro chiunque abbia dei pannelli solari sul tetto e produca energia in eccesso potrà venderla ai vicini di casa in maniera rapida e automatica”. Proprio grazie alla tecnologia blockchain non sarebbe richiesto nessun “middle-man”, nessuna autorità o governo centrale. Il sistema controlla il prezzo, la disponibilità energetica, consente l’avvenimento della transazione e verifica la veridicità del pagamento. Tutti controllano il registro poiché possono scaricarlo in maniera libera sul proprio Personal Computer, diventando nodi (come vengono definiti dai programmatori) di una catena che considera ogni transazione e ognuno di loro ne controlla l’efficacia e ne approvo gli aggiornamenti.
Gli scambi non possono essere contraffatti poiché richiedono l’approvazione del 50+1% della potenza di calcolo dell’intero sistema. Infatti, se un singolo individuo decidesse di interrompere una transazione, bloccare un pagamento o hackerare il sistema rubando energia, bloccherebbe la catena e l’errore sarebbe riconosciuto venendo a mancare il consenso fra i nodi.
Come affermato dal CEO di Digital Asset Holdings, Blythe Masters, “Le imprese hanno a che fare con maggiori requisiti per la verifica, la trasparenza, e la diffusione dei dati. I costi sono aumentati e ricavi sono scesi. Questa tecnologia va veramente al cuore di tutti questi problemi ” E se molti sono i progetti per sfruttare il sistema Blockchain, dal voto online sicuro agli Smart Contracts, Starting Finance non esiterà a tenervi aggiornati sui progressi di quella che, a buon diritto, possiamo definire l’innovazione che stavamo aspettando.