Burghy era un fast food italiano, fondato nel 1982 dalla Supermercati GS, catena oggi inglobata dal gruppo Carrefour, che ne ha eliminato il marchio. Sulla scia della sempre più forte influenza culturale statunitense, l’idea fu quella di creare una catena di ristoranti sul modello del fast food di hamburger. La partenza di Burghy fu difficile fino a quando, nel 1985, la catena è stata acquistata dal gruppo Cremonini. Con questo, grazie anche alla carne fornita dalla Inalca, sempre di Cremonini, Burghy riuscirà ad attraversare un rapido periodo di crescita, riuscendo ad offrire hamburger di qualità ma a prezzo contenuto. La catena resterà il principale brand del fast food in Italia fino a quando, nel 1995, sarà acquistata da McDonald’s, che ne eliminerà il marchio.
Il quadro prima dell’acquisizione da parte di McDonald’s
Negli anni ’90 la multinazionale statunitense McDonald’s stava provando ad entrare nel mercato italiano. Tuttavia, il marchio americano trovò una forte resistenza dovuta alla presenza di Burghy come brand già affermato agli occhi dei consumatori. Nel 1995, infatti, McDonald’s nella Penisola fatturava 107 miliardi di lire, uguali ad 81 milioni di euro oggi, contro i 200 miliardi del competitor italiano, 152 milioni di oggi.
L’accordo
Il gruppo Cremonini si trovava in difficoltà per i debiti accumulati negli anni ’90. Così nel 1995, dopo delle trattative durate alcuni giorni, il leader della società, Luigi Cremonini, accettò di vendere la catena Burghy a McDonald’s. L’americana, era già noto, intendeva cancellare il marchio italiano per fare spazio al suo. Infatti ci furono importanti campagne di marketing messe in atto negli anni dopo l’acquisizione, oltre all’eliminazione del logo burghy dai ristoranti.
Oltre al pagamento fu firmato un accordo, ancora in vigore, secondo cui i centri McDonald’s in Italia avrebbero dovuto rifornirsi, per quanto riguarda la carne, dalla Inalca, al tempo la maggiore compagnia di macellazione in Europa. In questa occasione la Inalca fu anche quotata in Borsa, mettendo in vendita circa il 40% delle sue quote.
Nel 2018 in Italia McDonald’s ha fatturato 1,4 miliardi di euro.