Oggi, si sta assistendo, per la prima volta dopo settant’anni di proibizionismo, ad una progressiva riapertura del mercato della canapa. Può essere sfruttata come una preziosa materia prima dalla quale è possibile produrre un tessuto leggero e resistente, carta, calce, materiale plastico e carburante (si pensi solo che nel 1941 Ford realizzò una macchina dal telaio costruito con fibre di canapa e che correva con etanolo di canapa). Oltre ad una riscoperta dei suoi molteplici utilizzi industriali, si sta anche rivalutando quella che fu la causa della sua criminalizzazione, la marijuana. Molte sono le nuove applicazioni mediche, fra le quali particolare attenzione merita l’olio di CBD. Questo è in grado di lenire notevolmente i sintomi delle patologie che causano disturbi motori o convulsioni, senza effetti psicoattivi ed effetti collaterali ridicoli in confronto a quelli delle sostanze attualmente in uso (come il Rivotril ). Inoltre, vari studi dimostrano che la dannosità di questa sostanza, utilizzata a scopo ricreativo, sia stata in realtà sempre molto sopravvalutata. Così in diversi stati nel mondo si parla di legalizzazione ed in alcuni è già realtà. In questi ultimi, si è andato a regolamentare un mercato ricco, anche oltre le aspettative. A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, la legalizzazione della vendita per il consumo ricreativo porta anche benefici importanti a livello sociale. Si vanno a creare centinaia se non migliaia di posti di lavoro. Inoltre, anche se è presto per parlarne, si sta osservando nei paesi che hanno scelto di legalizzare la marijuana, anche un calo drastico del consumo fra gli adolescenti ed un lento calo del consumo di droga “pesante”. D’altronde, autorità mediche, fra cui Umberto Veronesi, affermano come i danni dell’utilizzo di quest’ultima non siano di fatto peggiori di quelli dell’alcool, allora viene spontaneo chiedersi se forse non sia più pericolosa da illegale che da legale. Proibire l’alcol negli U.S.A. ,negli anni venti, si rivelò un vero disastro. I casi di alcolismo aumentarono in maniera preoccupante e molte associazioni criminali aumentarono i profitti e si rafforzarono. Inoltre spesso si vendevano bevande di scarsa qualità, che potevano essere anche pericolose, analogamente accade oggi con la marijuana. Oltre ad essere molto interessante a livello economico, la liberalizzazione di questo mercato potrebbe rappresentare anche un progresso civile. Dopo l’apertura di un mercato che si sta rivelando così ricco, è irrealistico pensare che ci sarà un’inversione di rotta. Fra canapa industriale e marijuana si parla di un potenziale economico straordinario. La progressiva riapertura di un mercato, porterà il valore delle industrie che se ne occupano ad una forte crescita. Di sicuro il potenziale di guadagno in caso di investimenti è altissimo. In sintesi, in questo momento storico la canapa può rappresentare uno degli investimenti migliori, con poche possibilità di importanti ribassi e con alte possibilità di incrementare il capitale.
Di Cosimo Volpe