Lo sviluppo del capitalismo come sistema economico ha avuto un impatto considerevole nello sviluppo economico degli Stati che ne hanno abbracciato i valori. Questo ha permesso la crescita del numero delle imprese, creando un modello di economia competitiva (se il numero delle imprese tende ad infinito si ha concorrenza perfetta). Tuttavia, non tutte le aziende hanno le stesse dimensioni e l’enorme potere acquisito da alcune le ha poste al di sopra del mercato e perfino della politica.
Chiquita/United Fruit Company vs Guatemala (1954)
Nel 1951 il colonnello Jacobo Arbenz Guzman, socialista, fu eletto democraticamente Presidente del Guatemala. Il suo programma politico comprendeva la nazionalizzazione delle grandi imprese, tra cui figurava la United Fruit Compnay (oggi Chiquita). Questa, da sola, rappresentava quasi il 42% del PIL nazionale. Tra gli shareholder della United Fruit Company vi erano membri di spicco del governo guatemalteco e, soprattutto, diversi pezzi grossi della CIA.
Nel 1954 la United Fruit Company, aiutata dalla CIA, organizzò un golpe contro Arbenz Guzman. All’operazione fu dato il nome in codice PBSUCCESS. Un esercito di ribelli finanziati e addestrati dall’agenzia statunitense presero il potere ed il governo fu affidato a Carlos Castillo Armas.
De Beers vs Zaire (1981)
La De Beers è la più grande società al mondo nel mercato dei diamanti. Fondata nella seconda metà dell’800, è gestita dalla famiglia Oppenheimer fin dalla sue origini. Essa possiede tutte le miniere sudafricane. La De Beers, anche se detiene una quota di mercato limitata rispetto all’output totale, riesce a dominare il settore dei diamanti grazie ad una particolare strategia di marketing. Questa è possibile grazie alla Central Selling Organization, che ha sede a Londra.
La Central Selling Organization può cambiare di molto l’offerta di diamanti nel mondo utilizzando le proprie immense scorte, alterando così i prezzi. Non è quindi possibile per gli altri competitors deviare dagli accordi offrendo prezzi più bassi.
Nel 1981 il Presidente dello Zaire, Mobutu, annunciò che il suo Paese (il maggiore produttore a livello mondiale) non avrebbe più venduto diamanti attraverso la Central Selling Organization. Un paio di mesi dopo l’annuncio si verificò un eccesso di offerta di diamanti nel mercato ed il relativo prezzo scese da 3$ per carato a 1.80$ per carato. Questo eccesso di offerta è stato, anche se non è provato, la risposta della De Beers, che nel 1983 si vide rinnovato il proprio contratto con lo Zaire, a condizioni più svantaggiose per il Paese africano.
Deustche Bank vs Italia (2011)
Nella primavera del 2011 Deustche Bank ha venduto circa 7 miliardi di euro in titoli di Stato italiani: 4 miliardi nel 1° trimestre e 3 nel 2°. La banca passa da avere quasi 8 miliardi di euro in titoli italiani a 996 milioni. L’eccesso di offerta di un certo titolo nel mercato ne fa diminuire il prezzo e ne aumenta il rendimento e questo successe con quelli italiani.
DeutscheBank combinò la vendita di titoli all’attenta gestione di CDS sui titoli italiani detenuti dalla stessa banca. Questo episodio hanno fatto avviare procedimenti nei confronti della principale banca tedesca da parte delle Procure di Trani prima, e di Milano poi per manipolazione del mercato.
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