Per Corporate Venture Capital (CVC) si intende l’investimento in società ad alto potenziale innovativo e di crescita, come le start-up, ad opera di aziende medie e grandi. Gli strumenti utilizzati per il CVC sono l’investimento diretto in equity nelle suddette società o l’investimento indiretto attraverso i fondi.
I primi settori in cui si utilizzò il Corporate Venture Capital furono quello delle telecomunicazioni e quello sanitario. Oggi questo tipo d’investimento è molto diffuso ed è utilizzato da ogni tipo di azienda che dispone di un capitale significativo.
Alcuni esempi di aziende che praticano il Corporate Venture Capital
Nome Azienda | Settore |
Walmart, Walgreen e 7Eleven | Retail |
Citibank, American Express e BBVA | Finanziario |
BMW | Automobilistico |
Patagonia | Abbigliamento |
Randstad | Agenzie del lavoro |
Axa e Generali | Assicurativo |
Queste società stanno investendo in settori al di fuori dell’ambito delle loro aziende madri. Per esempio Google ha partecipazioni nei settori piu’ disparati, Novartis e Qualcomm hanno creato un fondo insieme (DRX Capital) dedicato al Digital Healthcare (per approfondire clicca qui). Questo trend è presente anche in Italia, dove il 95% delle imprese investe in start-up operanti in settori diversi rispetto al proprio comparto. Inoltre, il 56% di queste aziende ha partecipazioni in start-up al di fuori della propria Regione.
IL Corporate Venture Capital in Italia
Dai dati raccolti dagli analisti di Cerved Group, aggiornati a febbraio 2018, si osserva come in Italia le start-up iscritte al Registro delle Imprese partecipate da almeno una corporate sono 2.154 (il 22,9% del totale) e sono 6.727 gli investitori aziendali (per approfondire clicca qui).
Più sono grandi le aziende più è probabile che abbiano investito in una start-up (6,7% delle grandi imprese italiane lo ha fatto contro lo 0,6% delle micro imprese). Va comunque detto che tutte le classi dimensionali di imprese investitrici stanno crescendo ad un tasso superiore al 30%. Con il CVC ci si focalizza soprattutto sulle start-up nella loro fase iniziale, supportandole non solo da un punto di vista finanziario, ma anche fornendo le risorse umane e di network necessarie.
Al contrario che nel Corporate Venture Capital, i metodi d’investimento tradizionali prevedono di puntare su imprese più mature, finanziandole però con cifre in media maggiori.
Le aziende che utilizzano il corporate Venture Capital tendono ad avere posizioni di minoranza all’interno delle start-up su cui investono (meno del 50% delle quote). In media, tuttavia, il CVC porta delle partecipazioni maggiori del Venture Capital (per approfondire clicca qui).
La ricerca di Cerved dal titolo “Dimensioni e impatti del CVC in Italia” mostra che le startup che hanno una partecipazione corporate crescono di più di quelle partecipate da fondi di investimento con metodi più tradizionali. Anche il tasso di fallimento è più basso: solo il 4,1% delle partecipate corporate è uscita dal mercato nel 2015, contro il 16% delle altre.
Dati internazionali
Anche all’estero, I CVC crescono sia in numerosità che in ammontare investito
Negli USA, l’incidenza del CVC rispetto al mercato del Venture Capital è aumentata sia in termini di numero di operazioni sia di entità degli investimenti. I maggiori CVC al livello mondiale sono: Google Ventures, Intel capital, Salesforce ventures, Qualcomm ventures, GE Ventures, Legend Capital, Microsoft ventures, K Cube Ventures, Forsun RZ capital and Samsung ventures (fonte: cbinsights.com).
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