In Cina vi è una questione che le autorità locali stanno esplorando da oltre 10 anni: il Credito. Il significato di questa parola, in cinese, è radicato ad un principio dell’etica tradizionale confuciana ed indica onestà e correttezza. Nel 2015 il governo cinese ha annunciato, in un documento, l’introduzione di un sistema detto Credito Sociale, pensato per aumentare l’affidabilità della collettività e disincentivare atteggiamenti fraudolenti e disonesti. Tale programma, nel 2019, è ancora in fase sperimentale ed è attivo solo in alcune città, ma diverrà obbligatorio per tutta la popolazione a partire dal 2020.
Come funziona il Credito Sociale Cinese
Probabilmente in molti hanno visto la puntata Caduta Libera della serie tv Black Mirror, in cui la protagonista vive in un mondo dove chiunque può votare la popolarità degli altri tramite il proprio smartphone. Nell’episodio, l’indice di gradimento ricevuto gioca un’importanza fondamentale in quanto facilita o rende più difficile l’accesso a molti servizi, come l’accensione di un prestito. Un mondo in cui l’acquisto di beni e servizi è condizionato dall’apparenza sui social network sembra una distopia. Tuttavia, una cosa del genere accade con il Credito Sociale Cinese.
Ogni individuo, impresa ed ente cinese vede assegnarsi un vero e proprio ranking sociale sulla base delle azioni compiute ogni giorno e del comportamento tenuto sui social. Tale ranking incide sull’accesso ai servizi che lo Stato e le aziende stesse mettono a disposizione sul mercato. Ciò significa che un cittadino con un ranking più alto pagherebbe ad esempio un prezzo inferiore o affronterebbe tempi di attesa minori per una visita medica piuttosto di un cittadino che ne ha uno più basso. Non sono rari i casi in cui a persone è vietato prendere il treno per il troppo basso giudizio sociale.
Buone e cattive azioni
Un programma come il Credito Sociale Cinese trova facile applicazione in Cina, vista l’alta sorveglianza statale sul web e la fitta rete di telecamere diffusa su tutto il territorio. Le azioni che possono danneggiare il proprio punteggio di Credito Sociale sono varie: si va dal non presentarsi al ristorante senza aver cancellato la prenotazione, all’attraversare le strisce pedonali con semaforo rosso.
Tuttavia, uno degli obiettivi del programma è proprio quello di creare un sistema standardizzato di punizione/ricompensa in modo da ispirare la collettività ad un modello comportamentale migliore. Non mancano quindi gli upgrade del livello di Credito Sociale ricevuti da chi dona in beneficienza o da chi accompagna i propri nonni dal medico.
Il ruolo di WeChat e Alibaba
Nel Credito Sociale Cinese anche imprese, come gli individui, sono giudicate, a livello del loro comportamento macro, nella conformità alle regolamentazioni interne, e micro, nei confronti quindi del trattamento dei clienti e dei fornitori.
Le aziende con una storia di danni ambientali o di sicurezza sono quindi pubblicamente esposte online in una blacklist.
Giocano un ruolo fondamentale i due colossi weChat e Alibaba, i quali hanno accesso molto facilmente ai dati degli utenti. WeChat è infatti praticamente usato da tutti in Cina come sistema di messaggistica. Alibaba può registrare le preferenze di mercato dei consumatori cinesi essendo il principale player in riferimento ai consumi. Queste due multinazionali danno quindi un supporto allo Stato nella raccolta delle informazioni, andando ad indagare sulle abitudini dei cittadini. Ad esempio, una persona che acquista troppi videogame sarà classificata come pigra.
Lo Stato come “Grande Fratello”
Nonostante sia abbastanza condivisa l’idea che commettere illeciti sia moralmente sbagliato, come può essere giudicata negativamente l’abitudine di un cittadino di giocare ai videogame? Sorge spontaneo quindi pensare che, in questo modo, lo Stato possa non solo controllare la popolazione, ma anche indirizzarne le attitudini. Inoltre, ogni individuo è sottoposto ad una pressione sociale altissima poiché consapevole di essere continuamente giudicato sulle azioni giornaliere. Potrebbero crearsi delle vere e proprie caste (e quindi frizioni) sociali visto che esistono cittadini così detti di serie A ed altri di serie B.