Ciao Daniele, grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa intervista per Starting Finance! Inizio con il chiederti cos’è Tinkl.it e perchè le aziende dovrebbero utilizzare questo servizio.
Tinkl.it nasce dall’esigenza dei commercianti, aziende e professionisti che vogliono accettare Bitcoin come metodo di pagamento pur restando nella loro zona di comfort, ricevendo euro.
Oggi è verosimile pensare che il commerciante non possa pagare i propri fornitori con i bitcoin incassati così come è impensabile che possa accollarsi il rischio di cambio.
Tinkl.it risolve questo problema e non aggiunge complessità amministrative alla gestione fiscale poiché il commerciante riceve un bonifico euro.
Quali sono i vantaggi di accettare pagamenti in Bitcoin?
Stiamo riscontrando che in questa fase di mercato i commercianti retail hanno indubbi benefici in termini di marketing.
Gli articoli Bitcoin portano visualizzazioni alle testate giornalistiche, per questo ogni volta che una nuova attività lo adotta come sistema di pagamento viene rilanciata sui media e, supportata dalla community dei cripto-entusiasti.
Le aziende che fanno export verso paesi che hanno difficoltà ad effettuare pagamenti euro, un focus sul quale ci stiamo concentrando, riescono a superare questo limite accelerando i tempi, azzerando i costi e aumentando le garanzie.
Come hai detto non trattenete commissioni dal commerciante, dove guadagna tinkl.it?
Per massimizzare l’adozione del nostro servizio, e quindi l’utilizzo di Bitcoin come metodo di pagamento, abbiamo scelto di fornire la nostra piattaforma a costo zero per il commerciante.
Tinkl.it fa parte della holding di The Rock Trading e proprio grazie a questa sinergia riusciamo a trarre un profitto sulle transazioni attraverso un algoritmo che opera sul cambio.
Quattro anni di statistiche ci hanno portato a concludere che il cliente che voglia pagare in Bitcoin è disposto a prevedere una piccola commissione per poter spendere i propri Bitcoin senza passare attraverso servizi di cambio.
Come ci si sente a far parte di un gruppo prestigioso ed importante come Cryptovalues?
Il lavoro del consorzio Criptovalues, di cui Tinkl.it fa parte, è davvero molto importante.
Poichè Tinkl.it ha scelto di fare impresa in Italia il supporto e la collaborazione dei professionisti d’eccellenza che fanno parte dell’advisory board è fondamentale, anche per cercare una costruttiva collaborazione con le istituzioni.
Come vedi il futuro di questo settore in Italia?
In Italia c’è molto fermento. Abbiamo le competenze, l’entusiasmo e la lucida follia dei visionari che sanno anticipare i tempi.
La community italiana è stata tra le prime al mondo ad iniziare a studiare il settore e, The Rock Trading può oggi vantarsi con orgoglio di essere il più longevo exchange al mondo.
Sono sicuro che se ci sarà il supporto delle istituzioni, gli italiani sapranno cogliere e sfruttare l’occasione per creare una solida industria negli anni a venire qui, nel nostro paese.
Qual’è la situazione dal punto di vista legislativo Italiano?
Tinkl.it, che come processore di pagamenti è un soggetto vigilato, opera in un quadro normativo ben definito.
Sulla normativa antiriciclaggio applichiamo i presidi di identificazione del cliente e monitoraggio delle transazioni della quarta direttiva, non solo, ci stiamo adoperando per iniziare a percepire in anticipo la quinta direttiva che entrerà in vigore nel 2020.
Il dibattito e qualche vuoto normativo, che speriamo verrà colmato nel corso del 2019, riguardano gli aspetti fiscali della gestione delle crittovalute, ed è proprio per questo che Tinkl.it vuole sollevare, in questa fase, le aziende da questi oneri amministrativi.
Che consigli dai ai giovani che volenterosi di entrare in questo settore?
Sarà banale, ma il consiglio che dò ai giovani è sempre lo stesso: studiare.
La complessità multidisciplinare del nostro settore è ormai diventata tale che non è più possibile improvvisarsi come “esperti blockchain”.
Chi vuole fare impresa in questo settore non può tralasciare, oltre gli aspetti tecnici, anche quelli legati alla compliance.
Purtroppo ancora molto spesso vedo ragazzi estremamente competenti lanciarsi a capofitto sul loro whitepaper, ma non considerare in alcun modo gli aspetti legati al fare impresa.
Questo molto spesso frena sul nascere degli ottimi progetti, quindi consiglio ai giovani di affidarsi a dei professionisti di conclamata esperienza nel settore che possano guidarli e supportarli.
Hai incontrato particolari difficoltà a portare avanti il discorso tinkl.it?
Le difficoltà sono notevoli e prevalentemente legate alla gestione dell’AML.
Sapevamo di essere degli apripista e quindi siamo a stretto contatto con il regolamentatore e con le forze dell’ordine per tracciare insieme delle linee guida che soddisfino al 110% la normativa in essere.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il prezioso supporto fornito in questi anni dal gruppo di sviluppo di The Rock Trading, ha permesso di costruire una solida piattaforma che sarà pronta a seguire il mercato e i suoi repentini sviluppi.