Un dividendo è una quota dell’utile di esercizio che una società distribuisce agli azionisti. La scelta tra distribuzione dell’utile ai soci o reinvestimento dello stesso all’interno della società si basa su vari criteri: filosofia aziendale, tipologia di attività svolta e settore di riferimento, decisione degli amministratori. I dividendi possono essere pagati in denaro, tramite il conferimento di ulteriori azioni o in natura. Se le prime due opzioni sono piuttosto convenzionali, il pagamento in natura dei dividendi a volte può risultare bizzarro.
Tra “Pump and Dump” e proibizionismo
Il proibizionismo ed il primo dividendo pagato in Whiskey
Nel gennaio del 1919, con il diciottesimo emendamento e con il Volstead Act, gli Stati Uniti introducevano il divieto di consumo e produzione di bevande alcoliche, oltre che l’importazione e il trasporto. Molte aziende americane si ritrovarono a dover riconvertire la loro attività. Tra queste figurava la National Distillers Product Corp. la quale, non potendo più produrre alcolici per il consumo, iniziò a produrre alcol industriale ed altri prodotti chimici.
Tutti i prodotti invenduti che non potevano più essere commercializzati si decise di conservarli in magazzino. Nel 1933, 14 anni dopo, il ventunesimo emendamento pose fine al proibizionismo. Fu proprio in questo stesso anno che la National Distillers Product Corp. decise di destinare le scorte di alcolici agli azionisti sotto forma di dividendo.
La società americana nel 1933 distribuì gli utili in casse di whiskey invecchiato 16 anni. Ad ogni 5 azioni possedute vennero date 24 bottiglie di Whiskey. Il mercato accolse questa notizia in modo più che positivo, con il titolo dell’azienda che passò in pochi mesi da 19 a 111,25 dollari per azione. Questo fu il primo ed unico episodio del genere della Storia, ma qualche anno dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’idea del dividendo-Whiskey tornò di moda.
Il Pump and Dump di Park & Tilford
La Park & Tilford è stata una società americana produttrice di whiskey. Fondata nel 1840, per anni si è dedicata alla produzione di uno degli alcolici più amati d’America e di prodotti affini. Nel 1923 si quotò al NYSE. Durante il proibizionismo, come molte altre aziende, fu costretta a riconvertire l’attività. Dal 1933, con l’abrogazione della legge, tornerà a produrre alcol di consumo, in particolare whiskey.
In piena Seconda Guerra Mondiale, in un periodo storico in cui il settore bellico trainava le economie degli Stati, il whiskey era un prodotto scarso e costoso. Nel dicembre del 1943 Schulte, il presidente della società Park & Tilford, annunciò di considerare l’opzione di pagare i dividendi in whiskey.
La notizia scatenò un aumento clamoroso della domanda sul titolo ed un conseguente aumento del prezzo delle azioni. La famiglia Schulte, che possedeva circa il 90% delle azioni in circolazione, sfruttò la risonanza della notizia per iniziare a vendere i titoli che deteneva. Nel giro di pochi mesi, tramite i broker della Ira Haupt & Co. , vennero vendute 93 000 azioni, un numero altissimo se si pensa che il totale di titoli in circolazione era di 243 683. Le indiscrezioni sulla distribuzione di dividendi in whiskey diventarono notizia ufficiale nel maggio del 1944 tramite un comunicato della società. La Park & Tilford subì un nuovo scossone positivo in Borsa.
La situazione che si era venuta a creare vedeva la società Park & Tilford intenta a “pompare” le quotazioni del titolo in borsa con le notizie sui dividendi pagati in whiskey, ed Ira Haupt & Co. impegnato a scaricare le azioni della famiglia Schulte presso clienti inconsapevoli. Era stato architettato un perfetto “Pump and Dump”.
Nei fatti, ciò che la società stava facendo era un’offerta secondaria, pratica secondo la quale vengono offerti titoli al pubblico previa la necessità di creare flottante per una quotazione o raccogliere nuove risorse da investire. In queste occasioni l’investitore conosce il motivo dell’operazione che la società sta portando avanti, ma nel caso della Park & Tilford non fu così. La famiglia Schulte stava solamente scaricando i titoli che aveva contribuito a “pompare” grazie alla diffusione di notizie che poi si riveleranno false.
Con le regolamentazioni al prezzo dei liquori poste dal governo, infatti, venne limitata la possibilità di negoziare il titolo. Il prezzo dell’azione crollò del 60-70% in poche settimane. Con un’offerta secondaria non dichiarata la Park & Tilford entrò sotto il mirino della SEC, la quale si espresse contro le pratiche che la società ed il suo broker avevano portato avanti. La Ira Haupt & Co. per tale condotta venne sospesa dal NASD – organo di regolamentazione e vigilanza – per 10 giorni.