Nel passato città come Atene e Roma si fregiarono del titolo di “capitali del mondo” civilizzato ed assunsero la fama di essere cosmopolite e moderne. In epoca più recente tale ruolo è stato assunto da Londra e in seguito New York; molti ritengono che in futuro esso sarà conteso tra Dubai e Singapore, “le città del domani”. Infatti, pur essendo così distanti geograficamente e anche culturalmente, Dubai e Singapore condividono molte analogie, ad esempio l’avere una “storia breve” o essere di esigue dimensioni.
Dubai
Dubai è uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti e per la sua collocazione geografica è sempre stato un importante centro per il commercio, anche se lo sviluppo della città moderna inizia solamente dal 1992. Da allora però non si è più fermato. L’aspetto principale, subito evidente, è che, dal momento che le riserve petrolifere non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di Abu Dhabi e ad altre città del Golfo Persico, l’Emirato abbia basato la propria economia principalmente sul commercio e sui servizi, iniziando a cercare di attrarre investimenti e capitali esteri sin dagli anni Settanta e Ottanta. A differenza di molti Paesi dotati di giacimenti (in special modo nell’area OPEC) non ha incentrato la propria economia sul petrolio in modo da non dipendere esclusivamente da un settore volatile come quello energetico.
Grazie alla capacità di attrarre investimenti esteri, alla stabilità politica e alla lungimiranza dei Sovrani, in queste decadi la città ha subito enormi trasformazioni e si sta proiettando sempre più verso il futuro. Dubai diventerà uno dei principali centri finanziari del Medio Oriente, con la costruzione del Dubai International Financial Centre; inoltre, grazie alla propria compagnia di bandiera, la città con il suo aeroporto sta diventando il principale hub per i voli intercontinentali. A questi progetti si aggiungono poi innumerevoli iniziative volte a creare una nuova “Silicon Valley” e un deciso sviluppo immobiliare che permetterà alla città di incrementare i servizi ed il turismo, in costante ascesa negli ultimi anni. L’assegnazione a Dubai della prossima esposizione universale del 2020 è un chiaro segnale di questa trasformazione e porterà un ulteriore slancio alla crescita dell’Emirato.
Un aspetto non trascurabile che potrebbe impattare sulla futura crescita di Dubai e degli Emirati Arabi Uniti è legato alle crescenti tensioni che si sono verificate nel Medio Oriente a seguito delle Primavere Arabe e dei rapporti sempre più conflittuali tra Islam Sunnita e Sciita, tensioni che potrebbero estendersi nel Paese e minacciare dunque la stabilità che ha permesso la crescita di Dubai.
Singapore
La città-stato cosmopolita di Singapore si trova nel sud-est asiatico ed è il quarto principale centro finanziario mondiale. Dall’indipendenza, avvenuta 50 anni fa, ha subito profondi cambiamenti, specialmente nell’area di Marina Bay che è diventata il cuore della città. Analogamente al caso di Dubai, la posizione di Singapore ha un ruolo fondamentale, in quanto il suo porto, proprio per la sua localizzazione, è divenuto uno tra i più trafficati al mondo rendendo la città un importante centro per il commercio internazionale. Fin dagli anni Sessanta è stata una delle cosiddette “tigri asiatiche”, con una crescita costante (durata fino alla crisi del 1998) dovuta ad un alto tasso di crescita del capitale fisico e ad un elevato grado di partecipazione. In essa ha svolto un ruolo fondamentale anche il livello di istruzione raggiunto dalla popolazione, che ha distinto Singapore dalle altre tigri asiatiche. La Borsa di Singapore è la quarta dopo Londra, New York e Tokyo e questo si deve anche al fatto che l’economia si basa su un modello prettamente capitalistico e liberale.
Molti dei progetti in corso rivoluzioneranno Singapore trasformandola in una città green sempre più connessa, con l’obiettivo di attuare il cosiddetto “Smart Nation Project”, in modo da ridurre i consumi e di conseguenza l’inquinamento: essa è stata la prima città a porsi già nel 1975 il problema dell’inquinamento e del traffico e quindi a sviluppare sistemi volti ad incentivare i mezzi pubblici automatizzati. Il turismo, analogamente a Dubai, ha acquisito sempre maggior peso nell’economia del Paese. Tale incremento è dovuto anche all’introduzione del Gran Premio di Formula 1 e alla decisione del governo di legalizzare il gioco d’azzardo.
Il futuro
In conclusione si può notare come entrambe queste città abbiano sviluppato un’economia basata prettamente sui servizi e sul turismo, che di conseguenza potrebbe subire ripercussioni da eventuali crisi finanziarie. Questo è stato particolarmente evidente a Singapore con lo scoppio della bolla delle dot-com, che ha portato ad una contrazione del Pil. Analogamente la crisi immobiliare del 2008 ha provocato un rallentamento nell’espansione di Dubai. Per tali ragioni è di fondamentale importanza, oltre che incentivare i servizi e il turismo, puntare su quei settori che avranno sempre maggiore importanza nel futuro, come l’hi-tech. Soltanto così esse potranno diventare città universali del domani, in grado di ottenere un ruolo sempre più centrale nel mondo.