A partire dalla fine di quest’anno, il mondo dei tassi d’interesse europei controllati dalla BCE conoscerà importanti cambiamenti: verranno infatti elaborate nuove metodologie di calcolo per il tasso Eonia e il più noto Euribor. Quest’ultimo è particolarmente sensibile, poiché un gran numero di asset è indicizzato all’andamento dell’Euribor, a cominciare dai mutui. Cambierà qualcosa per coloro che hanno un finanziamento a tasso variabile? Ecco una breve panoramica sui cambiamenti che avverranno.
La situazione attuale
Prima ancora di spiegare i cambiamenti che interesseranno i tassi europei, è bene capire alcune cose. La BCE, nel suo mandato di condurre la politica monetaria dell’Eurozona, controlla tre tassi d’interesse:
• Tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali: è il principale indicatore del costo del denaro dell’area Euro ed è il tasso applicato alle operazioni con cui la BCE fornisce liquidità al mercato e alle banche in particolare; attualmente è a 0,00%.
• Tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale: è il tasso d’interesse che si applica alle operazioni overnight (cioè che avvengono letteralmente in una notte) sul mercato bancario di liquidità. In altre parole, quando un istituto di credito europeo necessita liquidità, la può richiedere su questo mercato alla BCE, presentando un adeguato collaterale come garanzia. Il tasso che verrà applicato su questo prestito di brevissimo termine è proprio quello di rifinanziamento marginale; attualmente questo tasso è a 0,25%.
• Tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale: è il tasso di remunerazione che si applica sul denaro che le banche depositano (sempre overnight) presso la BCE. È “famoso” per essere attualmente a -0,40%, ovvero, per le banche europee, depositare presso la BCE significa perdere denaro.
Questi sono i tassi ufficiali che, come abbiamo visto, influenzano fondamentalmente i rapporti e le transazioni fra la BCE e le banche. Queste ultime, a seconda delle esigenze, si presteranno denaro fra loro sul mercato interbancario e i tassi che verranno applicati rifletteranno naturalmente quelli controllati dalla BCE, garantendo così il meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Qua entrano in gioco l’Eonia e soprattutto l’Euribor, che, a differenza dei tassi controllati dalla BCE, ci riguardano direttamente. Innanzitutto, ricordiamo cosa sono:
• Euribor (EUR Inter Bank Offered Rate): è un tasso d’interesse interbancario, calcolato quotidianamente su diverse scadenze e pubblicato ogni giorno alle 11, che riflette il tasso d’interesse al quale i principali istituti di credito europei si prestano denaro fra loro. L’Euribor dunque, non viene determinato a priori come i tre tassi della BCE, bensì è frutto di un “sondaggio” fra le 20 più grandi e importanti banche europee, cui si chiede a quali tassi sono avvenuti i prestiti interbancari quel giorno.
• Eonia (Euro OverNight Index Average): anche l’Eonia è un tasso interbancario ma, a differenza dell’Euribor, riguarda solo le operazioni interbancarie overnight non garantite. Quotidianamente dunque, le banche europee svolgono operazioni di questo tipo, comunicano alla BCE i tassi applicati e quest’ultima calcola Eonia e lo pubblica fra le 18.45 e le 19.00. Quindi anche l’Eonia è frutto delle effettive operazioni che avvengono sul mercato, ed è perciò un importante indicatore del grado di fiducia sul mercato interbancario.
Scandali e cambiamenti
Abbiamo visto che la caratteristica peculiare di Euribor ed Eonia è che essi vengono calcolati sulla base dei dati che le banche stesse comunicano. Proprio questo meccanismo si è rivelato essere il punto debole dei due tassi, poiché è facile intuire che le banche possono colludere, accordandosi su quali dati comunicare alle autorità al fine di avere tassi adatti alle loro esigenze. Questo è effettivamente successo, quando nel 2012 la banca d’affari inglese Barclays è stata condannata e multata per avere manipolato il tasso Libor (l’equivalente dell’Euribor sul mercato monetario londinese) nel periodo dal 2005 al 2009. Questa vicenda ha inevitabilmente gettato discredito anche su Eonia ed Euribor, sui quali si sono aperte indagini.
Pertanto, la BCE e gli enti regolatori europei hanno sentito l’esigenza di creare nuovi tassi di riferimento, che fossero più affidabili e sicuri di Euribor, Eonia e Libor, i quali sono destinati a essere sostituiti poiché non soddisfano gli standard della nuova normativa europea sui benchmark.
ESTER (European Short-TErm Rate)
Da ottobre 2019, entrerà in vigore Ester, il nuovo tasso fornito dalla BCE per sostituire Eonia. La differenza fondamentale è che Ester sarà calcolato sulle transazioni effettive e non consultando il noto panel di 20 istituti di credito europei.
Stando a una simulazione della Bce, sarà meno volatile e più basso di Eonia (di circa 8 punti base), perché riflette il lato del mercato di chi domanda per prendere prestito anziché di chi presta. Ester sarà basato sulle transazioni in euro condotte dalle banche con tutti i tipi di controparti finanziarie. Si tratta di una importante differenza con Eonia, che, come abbiamo visto, considera i prestiti interbancari. Nell’attuale contesto di elevata liquidità in eccesso, le banche accettano di prendere a prestito denaro da istituzioni finanziarie solo a tassi relativamente più bassi e da questo dovrebbe derivare il livello più basso di Ester.
Metodologia di calcolo: è un tasso overnight calcolato su prestiti di depositi “unsecured” fra istituti di credito e controparti finanziarie, per ogni giornata. Verranno considerati i depositi di importo minimo 1 milione e i dati di riferimento saranno quelli frutto delle rilevazioni statistiche giornaliere secondo la regolamentazione MMSR (Money Market Statistical Reporting). In sostanza, come detto, le transazioni rilevanti al fine della determinazione del tasso, saranno quella realmente osservate sul mercato monetario europeo dalla MMSR, che, fra l’altro, include un panel di banche più ampio di quello, ad esempio, dell’Euribor.
Conseguenze: la sostituzione di Eonia con Ester non avrà impatti sulla clientela retail, poiché ad oggi Eonia è usato fondamentalmente solo fra controparti specializzate negli scambi di derivati su Overnight Index Swap.
Nuovo Euribor
Gli enti regolatori e la BCE stessa hanno sentito l’esigenza di elaborare un nuovo tasso espressivo delle operazioni interbancarie, che abbia maggiore aderenza alla realtà. Pertanto, per via dei sopra citati problemi di collusione fra le banche, anche l’Euribor è destinato a essere sostituito e questo processo comincerà con la cessazione delle scadenze a 2 settimane, 2 mesi e 9 mesi a partire dal 2 dicembre 2018.
È stata dunque incaricato l’EMMI (European Money Market Institute) di individuare la metodologia di calcolo più adatta del suddetto tasso. Dapprima si è ipotizzato di creare un tasso che fosse espressivo delle sole transazioni interbancarie che avvenivano effettivamente; tuttavia queste ultime, essendo esigue, lo avrebbero reso volatile e poco affidabile. Di conseguenza si opterà per un modello ibrido che coniughi l’osservazione delle transazioni reali e la consultazione di un panel di istituti di credito.
In realtà al momento ci sono tante indiscrezioni e poche certezze, poiché le consultazioni dell’EMMI con tutte le parti interessate sono ancora in corso. Certamente è una situazione da monitorare, data l’estrema rilevanza dell’Euribor in termini di quantità di asset che lo usano come riferimento e di conseguenze che ha sulla nostra vita di tutti i giorni.