La classifica stilata da Chronicle of Philanthropy, una delle più importanti riviste statunitensi riguardante il mondo no-profit, i charity leaders mondiali e tutte le altre persone coinvolte nella beneficenza e filantropia, comprende i 50 filantropi americani che si sono dimostrati più generosi nell’ultimo anno. Rispetto al periodo precedente il contributo economico dei maggiori filantropi si è quasi dimezzato, con un ammontare donato “solamente” di 7,8 miliardi di dollari. Non esiste un’equazione ricchezza-filantropia, tuttavia la maggior parte delle persone presenti nella classifica Forbes degli uomini più ricchi al Mondo del 2019 sono anche presenti nella speciale classifica stilata dal Chronicle of Philanthropy.
Jeff Bezos
L’uomo più ricco al mondo si dimostra anche il più generoso: Jeff Bezos e la sua ormai ex-moglie, MacKenzie, fanno il loro ingresso in classifica per la prima volta e conquistano il podio grazie ad una donazione di 2 miliardi di dollari. I fondi serviranno ad aiutare i senzatetto e le famiglie in difficoltà e ad offrire un’istruzione adeguata e gratuita ai bambini delle comunità svantaggiate. I Bezos, nonostante il divorzio, hanno sostituito Bill e Melinda Gates, che nel 2017 avevano destinato alla beneficenza quasi 5 miliardi di dollari. Le loro donazioni adesso ammontano a “solo” 138 milioni, per progetti su sanità e istruzione, una cifra che declassa la coppia alla 12° posizione.
Michael Bloomberg
La seconda posizione è attualmente occupata da Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, che ha donato 767 milioni di dollari per cause legate a salute, ambiente e istruzione. Importante è stata anche la campagna anti-tabacco dello stesso Bloomberg, il quale ha deciso di stanziare 360 milioni di dollari per una nuova offensiva contro le sigarette, riducendo il consumo di tabacco per salvare vite umane ed evitare sofferenze. Attraverso forti interventi pubblici il suo principale obiettivo, tra il 2018 e il 2022, è quello di promuovere il rialzo delle accise sul tabacco, per favorire nuove leggi a tutela dei non-fumatori, moltiplicando quindi le campagne contro il tabagismo.
Pierre Omidyar
La terza posizione è occupata da Pierre Omidyar, founder di eBay, inseme alla moglie Pam: 392 milioni a organizzazioni non profit che promuovono la democrazia e la partecipazione dei cittadini. La missione filantropica di Omidyar inizia con la fondazione, insieme alla moglie, della Omidyar Fondation per finanziare progetti di enti e organizzazioni no-profit; successivamente entrambi decidono di creare anche la Omidyar Network per finanziare progetti di imprenditori con finalità sociali. Bloomberg e Omidyar sono tra gli americani che hanno aderito al Giving Pledge, la campagna lanciata da Warren Buffett e Bill Gates per convincere le persone più ricche del mondo a lasciare le loro fortune a organizzazioni benefiche. Del “team” fa parte anche Mark Zuckerberg: il fondatore di Facebook, insieme alla moglie Priscilla Chan, è in settima posizione con più di 213 milioni di dollari donati.
I nuovi arrivati
Tra le new entries ci sono Evan Williams, al 20° posto, founder di Blogger e Medium ed ex Ceo di Twitter, con 100 milioni investiti nella fondazione di famiglia che sostiene i giovani. Brian Acton, al 35° posto, fondatore di WhatsApp, ha donato 50 milioni per avviare un’associazione benefica che sviluppa la crittografia. In classifica ci sono molti nomi noti del settore hi-tech: tra questi, Steve Ballmer posizionatosi al 5° posto, ex Ceo di Microsoft, Paul Allen, confounder di Microsoft posizionatosi al 6° posto e Marc Benioff, 21°, founder di Salesforce.
Nella lista mancano Warren Buffett, Jack Ma e altri grandi filantropi, perché la classifica di Chronicle of Philanthropy comprende solo americani e non tiene conto delle donazioni diluite negli anni ma che rappresentano comunque esorbitanti opere filantropiche, come i 36 miliardi di dollari donati da Buffett nel 2006 e conteggiati in un’unica soluzione quell’anno.