Mark Zuckerberg ha una visione piuttosto precisa del futuro e non ne fa mistero con stampa e media internazionali. È noto l’obiettivo del creatore di Facebook di riuscire ad unire nel miglior modo possibile il mondo dei social network alle esperienze della vita quotidiana.
Nella conferenza F8 di quest’anno (si tratta di un incontro annuale organizzato appunto da Facebook e dedicato agli sviluppatori e alle imprese), il giovane miliardario ha rimarcato il suo piano a breve termine – nei prossimi dieci anni – per la sua società. Secondo la timeline presentata da Zuckerberg, il programma prevede di rendere internet onnipresente, sviluppare e dare finalmente una svolta all’intelligenza artificiale, provvedere alla realtà virtuale e quella aumentata come core business del prossimo decennio.
Facebook ha presentato la sua piattaforma di effetti, essenzialmente un insieme di strumenti con cui gli sviluppatori esterni potranno creare app di realtà aumentata. Anche se questa notizia potrebbe sembrare piuttosto innocua, Zuckerberg si pone di nuovo in netta competizione con i big Google ed Apple, avendo evidenziato la necessità di creare un sistema operativo marchiato Facebook, così da poter arrivare ad avere un vero e proprio universo parallelo di strumenti ed applicazioni. Sempre nella stessa conferenza, Facebook ha dichiarato guerra anche ad altri imperi dell’hi-tech, affermando che nella prossima decade pochi saranno quelli che avranno ancora un televisore come lo si intende oggi. Durante una dimostrazione, i tecnici hanno testato degli occhiali, facili da utilizzare, che creano una realtà virtuale intensa e potente, in grado di sostituire qualsiasi schermo.
«Non abbiamo bisogno di un televisore fisico. Possiamo comprare un’app chiamata TV da un dollaro, metterla sul muro e guardarla» – ha affermato Zuckerberg ai microfoni di USA Today – «è in realtà piuttosto interessante quando si pensa a gran parte delle cose fisiche che ci circondano, ma che in realtà non hanno alcun bisogno di essere fisiche».
Tuttavia, questa filosofia non si limita soltanto al Samsung nuovo di zecca che avete appena acquistato per il salotto, bensì può essere estesa agli smartphone, gli smartwatch, i tablet, strumenti di fitness e anche agli schermi sul tapis roulant della vostra palestra. Zuckerberg ha mostrato persino un’installazione di Street Art, con opere che risultano assenti a vista finché non si punta su di esse l’app camera di Facebook, la quale rivela un’opera d’arte. Il problema sta nel fatto che una fetta enorme di economia del mondo è imperniata sulla produzione di telefoni, televisori, tablet e tutti quei dispositivi che Facebook pensa di poter sostituire con questa tecnologia. Nel breve termine Facebook sta semplicemente concretizzando la grande rivalità con Snapchat, cercando di muovere gran parte degli utenti da quest’ultima sulle proprie piattaforme. Nel lungo periodo, però, Zuckerberg promette una guerra basata su un tipo di computer totalmente innovativo e di sicuro si troverà al centro del fuoco incrociato di Google, Apple e Microsoft, che di certo faranno sentire la loro voce riguardo questa ipotetica, ma comunque significativa, minaccia.