I test GMAT e GRE sono elementi immancabili nella lista dei requisiti di accesso ai corsi postgraduate (Master, PhD e MBA) delle università più prestigiose al mondo, soprattutto per quanto riguarda le scienze economiche e aziendali. In molti casi le istituzioni non dichiarano una preferenza per l’uno o l’altro, rimettendo dunque la scelta allo studente. I due test presentano notevoli differenze, pertanto è giusto informare coloro che sono interessati ad iniziare il processo di application presso una determinata università su ciò che li attende, così che possano effettuare la scelta più consona ai propri obiettivi e capacità.
Il GMAT
Il GMAT (Graduate Management Admission Test) è innanzitutto un “computer adaptive test”: brevemente significa che la sua difficoltà è calibrata sul livello del candidato. Ciò è possibile attraverso l’uso di un algoritmo che rende la successione delle domande non casuale. Esso si compone di quattro grandi macrosezioni:
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Analitical Writing Assessment, in cui è richiesta al candidato la stesura di un saggio su un dato argomento. Qui vengono valutate sia la correttezza grammaticale e della sintassi del testo che le capacità di ragionamento critico.
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Integrated reasoning section, nel quale si richiede principalmente di risolvere problemi complessi, interpretare grafici e analizzare tabelle di dati.
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Sezione quantitativa, che si compone di domande di ragionamento e quesiti di matematica non avanzata.
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Sezione verbale, in cui si valutano le capacità di comprensione del testo nonché il grado di conoscenza della lingua inglese.
I punteggi spaziano da 200 a 800, con incrementi di 10 punti; tendenzialmente un punteggio è considerato competitivo se supera il 700. Il costo per sostenere l’esame è di 250 dollari.
GRE
Il GRE (Graduate Record Examination) è, contrariamente al GMAT, uno “standardized test”, ovvero un test unico per tutti i candidati. È articolato in tre sezioni (Analytical Writing, Verbal reasoning e Quantitative reasoning) che sono molto simili alla prima, terza e quarta del GMAT in termini di obiettivi, ma abbastanza divergenti nella forma e nelle modalità di svolgimento dei quesiti. I punteggi vanno da 0 a 6 per l’Analytical Writing e da 130 a 170, con incrementi di 1 punto, per le restanti due sezioni. Un punteggio di circa 320 (80° percentile) può essere considerato molto competitivo. Il costo per sostenere l’esame è di 205 dollari.
GMAT e GRE: quale scegliere?
Come già accennato nell’incipit, alcune università accettano sia GMAT che GRE. Tra queste vi sono le italiane Bocconi e Luiss, ma anche realtà straniere quali Oxford, LSE e Imperial College. Nei casi in cui la scelta spetti allo studente vige una semplice regola: se ci si trova più a proprio agio nell’ambito analitico-quantitativo, mentre si ritiene di trovare maggiore difficoltà nella sezione verbale, anche per via della non eccellente conoscenza della lingua inglese, allora è più appropriato scegliere il GMAT; viceversa ci si dovrebbe orientare verso il GRE. Tuttavia si ritiene opportuno precisare che, in linea generale, gli studenti italiani che hanno già sostenuto l’esame dichiarano di aver trovato la sezione verbale molto più ostica di quella quantitativa.
Altro punto da considerare è la maggiore versatilità del GRE rispetto al GMAT. Difatti è da sottolineare che il GMAT viene richiesto nelle sole Business School, mentre il GRE è universalmente riconosciuto e accettato per la stragrande varietà dei corsi postgraduate. In conclusione si consiglia allo studente di informarsi bene e con largo anticipo sui requisiti di accesso ai corsi offerti dall’università a cui si è intenzionati far domanda. Dopodiché, qualora si abbia la possibilità di decidere, capire quale tra GMAT e GRE sia il più conforme alle proprie capacità, provando anche a svolgere le simulazioni dei due test presenti in rete. A questo punto non resta che effettuare convinti la scelta, studiare ed esercitarsi, esercitarsi ed esercitarsi ancora.
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