Oggi si conclude il tentativo (fallito) di Putsch in Turchia, orchestrato da una fazione delle forze armate, l’ultimo di una serie di altri quattro precedenti, di cui solo due sono di vitale importanza nella memoria dei Turchi: 1960 e 1980 .Infatti sin dalla nascita della Repubblica Turca, le forze armate erano state rivestite dal ruolo di custodi della Laicità della Repubblica, così da intervenire a più riprese nella vita politica del paese. Nel 1960 il primo ministro Menderes provocò forti tensioni sociali all’interno dello Stato, discostandosi dal pensiero kemalista e cercando di rendere libere alcune norme abolite dallo stesso Atatürk, come la chiamata alla preghiera in Arabo che creò una forte spaccatura con i militari orgogliosamente kemalisti. Così nella notte del 27 maggio del 1960 un gruppo di ufficiali guidati dal colonnello Türkes depose il governo, creò una giunta militare ,denominata Comitato di unità nazionale ,nominando leader di essa e del paese il generale Cemal Gürsel, comandante dell’esercito turco. Insieme a Gürsel designato capo di stato e di governo, vennero liberati molti prigionieri politici arrestati durante il colpo di stato. Il Generale convocò dieci professori di diritto delle università di Ankara e di Istanbul con il compito di redigere la nuova costituzione che venne approvata tramite referendum il 10 ottobre del 1961 prevedendo l’istituzione della corte costituzionale. Infine nel novembre dello stesso anno Ismet Inönü, ex collaboratore e braccia destro di Atatürk, venne nominato Primo ministro facendo concludere il periodo di transizione della Giunta militare. Negli anni 70, la Turchia venne fortemente colpita da conflitti armati tra frange reazionarie di destra e di sinistra e da vertici militari che cercarono di trovare una soluzione costituzionale per arrivare al Putsch del 1980. Il generale Evren, Capo di stato maggiore, chiese ai suoi ufficiali Saltik ed Ersin di analizzare le posizioni delle forze politiche per cercare di evitare una possibile reazione contro il Golpe. Il Putsch del 1980 venne attuato nel settembre dello stesso anno con la presa del potere da parte delle forze armate e la nomina del consiglio di sicurezza nazionale sotto il comando del Generale Evren. La Giunta iniziò a normalizzare la situazione politica in Turchia sciogliendo i partiti politici.Vennero fondati, con il supporto dei militari, nuovi attori politici scollegati dai partiti pre-golpe 1980; venne redatta una nuova costituzione in cui vennero aumentati i poteri del Presidente rispetto a quelli dell’Assemblea e in cui si decise di abolire il Senato.
La Turchia del 2016 è in una situazione instabile e il fallito Putsch è solo un esempio di un paese in totale fuori controllo.