L’Helicopter Money è una politica economica alternativa nominata per la prima da Ben Bernanke nel 2002. Essa prevede che ogni mese venga emesso nuovo denaro dalla Banca Centrale, che sarà poi distribuito direttamente fra i cittadini, che lo dovranno immettere nell’economia reale. Questa idea è stata tratta da un’opera di Milton Friedman (1912-2006), “The Optimum Quantity of Money” (1969), e prende il nome dalla “helicopter drop parable”. Questa è stata usata dall’economista statunitense all’interno della spiegazione sugli effetti delle politiche monetarie sull’inflazione.
«Supponiamo adesso che un giorno un elicottero sorvoli questa comunità e lanci 1000 dollari dal cielo, che, ovviamente, verrebbero frettolosamente raccolti dai membri della comunità» (Dal libro Optimum Quantity of Money)
Sebbene non fosse intenzione dell’autore, questo suo scritto ispirerà un nuovo modello di politica economica, l’Helicopter Money. Questa servirebbe per far alzare l’inflazione quando arriva a livelli troppo bassi, come si fa con il Quantitative Easing.
Helicopter Money e Quantitative Easing
Il fine ultimo di Helicopter Money e Quantitative Easing è sempre quello di alzare l’inflazione. Il secondo consiste nell’emettere moneta da destinare all’acquisto di titoli di Stato, ovvero obbligazioni, quindi chi li possiede sarà come un creditore dello Stato. Il primo, invece, prevede che i soldi vengano caricati sui conti dei cittadini. In potenza, l’Helicopter Money è più efficiente nell’alzare il livello dell’inflazione rispetto al Quantitative Easing, però si tratta di una politica economica molto più rischiosa e dai risulati incerti.
Il nuovo Quantitative Easing in Europa
La Banca Centrale Europea da 10 anni non riesce a portare l’inflazione al livello posto come obbiettivo, ovvero poco meno del 2%. La media dal 2010 al 2019 è stata dell’1,2%. Il nuovo Quantitative Easing, che partirà a novembre 2019, prevede l’emissione di 20 miliardi di euro al mese attraverso l’acquisto dei titoli di Stato.
I punti deboli del Quantitative Easing
Molti analisti ed investitori non credono che questa misura sarà molto efficace, qualcuno ritiene addirittura che potrebbe avere un effetto deflazionistico, l’opposto di quello sperato. Tant’è che le stime sull’inflazione dell’euro nel decennio 2020-2029 sono tornate le stesse di prima dell’annuncio da parte di Mario Draghi di un secondo Quantitative Easing.
Secondo Alessandro Tentori, chief investment officer di Axa Group, il problema del Quantitative Easing è che crea una situazione favorevole per le aziende improduttive. Questo perchè i titoli di Stato sono obbligazioni, ovvero sono come dei prestiti che l’investitore concede allo Stato. Questi vengono sottoscritti dagli investitori istituzionali che poi li metteranno sul mercato, vendendo i titoli, ovvero le obbligazioni, al pubblico o ad altri investitori istituzionali.
Se i tassi d’interesse dei titoli di Stato si abbassano troppo allora per gli investitori privati essi diventano meno convenienti, nonostante la maggiore sicurezza di avere un ritorno. Così, chi opera nel mercato delle obbligazioni sarà più spinto verso altri enti a cui concedere prestiti rispetto ai titoli di Stato. Quindi diventa più facile per le imprese ottenere prestiti. Il problema è che questi vengono aumentati ad un livello eccessivo. Infatti si sta verificando, in Europa, il fenomeno di società improduttive che si tengono in vita solo grazie ai prestiti che riescono ad ottenere dai privati. Il mercato viene così distorto, mettendo aziende inefficienti sullo stesso piano di quelle che davvero producono ricchezza, impedendo a queste ultime di emergere.
La proposta dell’Helicopter Money
Il Quantitative Easing prevede che la BCE emetta denaro da utilizzare per comprare i titoli di Stato dagli investitori istituzionali, ovvero le banche. La moneta emessa, quindi, comincerà a circolare dalle casse degli istituti finanziari. Secondo l’Helicopter Money, invece, i soldi emessi dalla BCE dovrebbero andare nei conti dei singoli cittadini.
In un articolo sul Financial Times Moritz Kraemer, economista svizzero, ha teorizzato un programma di 36 mesi in Europa con l’applicazione dell’Helicopter Money al posto del Quantitative Easing. Questo, secondo Kraemer, dovrebbe essere messo in pratica nel caso in cui il QE non dovesse funzionare ed avesse davvero un effetto deflazionistico, portando l’inflazione sotto l’1%.
Il programma di 36 mesi dovrebbe iniziare con l’emissione di 200 euro al mese nel conto di ogni cittadino dell’Unione Europea. Tale cifra, poi, dovrebbe essere ridotta man mano che ci si avvicina al livello di inflazione desiderato, ovvero poco sotto al 2%. Si tratterebbe di un’operazione da circa 900 miliardi di euro.
I problemi dell’Helicopter Money
A pieno regime, l’Helicopter Money dovrebbe portare l’inflazione ad alzarsi più di quanto fa con il Quantitative Easing. Tuttavia, perchè questo si verifichi, è necessario che gran parte dei cittadini spenda tutti i soldi in più ricevuti dalla BCE il mese stesso, ovvero serve che questi vengano in effetti messi in circolazione e non lasciati da parte.
Inoltre, come osserva Alessandro Tentori, l’inflazione salirebbe solo durante il periodo in cui l’Helicopter Money è in vigore. Quindi non si tratterebbe di una soluzione a lungo termine. Secondo Tentori non sarà possibile affrontare il problema senza una più profonda coordinazione delle politiche economiche e monetarie degli Stati dell’euro-zona.