La gestione dei crediti commerciali è un’attività tanto importante quanto complessa per la maggior parte delle aziende italiane. Infatti, i crediti commerciali rappresentano il 23% del loro fatturato complessivo ed il 43% delle vendite viene fatto a credito.
Importanza e criticità dei crediti commerciali
Il credito commerciale è un tipo di credito che, al contrario di quelli tradizionali, non viene erogato da un soggetto specializzato (banche o società finanziarie) ma da aziende commerciali/industrali. Si tratta di una dilazione di pagamento che l’azienda fornitrice concede ad un’azienda cliente.
Le aziende fornitrici offrono questo servizio, pur esponendosi al rischio di un mancato pagamento, per diverse ragioni. Prima tra tutte, il pagamento differito è una forma di garanzia nei confronti del compratore che, nel caso di prodotti difettosi, non pagherà una parte del debito. Inoltre, in un contesto dove il canale bancario concede sempre meno prestiti, i crediti commerciali permettono di incrementare i ricavi limitando la propria esposizione finanziaria.
Questa esposizione creditizia comporta soprattutto il rischio dei mancati pagamenti. Infatti, in Italia, il 2% dei crediti commerciali risulta non recuperabile.
La tematica del credito è rilevante soprattutto nelle vendite fatte da aziende italiane ad altre aziende italiane, dove l’incidenza delle vendite fatte dando credito è più alta rispetto a quelle con controparti estere.
Il 77,6% dei fornitori italiani intervistati ha segnalato che spesso ci sono ritardi nel pagamento causati dalla carenza di liquidità. Si tratta di una percentuale ben al di sopra della media dell’Europa Occidentale (52,6%).
Comunque di solito le grandi aziende riescono anche ad avere delle dilazioni più lunghe da parte dei fornitori (in media 82 giorni contro 68 giorni).
Sistemi di mitigazione del rischio
Al contrario degli istituti finanziari, le aziende il più delle volte non hanno le competenze analitiche necessarie a valutare la solidità di un’impresa che vuole comprare a credito. Inoltre, non hanno accesso a numerose informazioni utili per conoscere l’effettiva affidabilità creditizia della controparte, come la presenza di protesti e pregiudizievoli, cause fiscali etc.
Per ovviare a queste mancanze, le aziende utilizzano diversi sistemi per ridurre il rischio di mancato pagamento.
Report esterni
Molte realtà si affidano a report esterni curati da società come Cribis, Cerved o Assicom. Queste utilizzano i dati a loro disposizione per emettere una valutazione delle controparti. Spesso, tuttavia, si occupano anche di recupero crediti ed incorporano la presenza di eventuali fatture non pagate all’interno delle loro valutazioni. Così riescono a fornire delle informazioni più dettagliate rispetto a quelle che avrebbero analizzando solo i dati pubblici.
La lettera di credito
La lettera di credito è un documento emesso dalla banca dell’azienda acquirente dove l’istituto di credito si impegna a garantire il pagamento da parte del compratore a garanzia della fattura emessa dall’azienda venditrice. E’ un sistema utilizzato principalmente nelle vendite internazionali, ma comporta dei costi elevati e dei tempi relativamente lunghi. Attualmente la maggior parte delle banche italiane offre questo servizio.
Assicurazione creditizia
Con l’assicurazione creditizia è possibile pagare un premio a delle società di assicurazioni per avere rimborsata la fattura in caso di mancato pagamento. Questo è un settore molto centralizzato, dove i pochi players sono Euler Hermes con il 40% del market share, Coface con il 27%, Atradius con il 13% e Sace con il 4% (Fonte: Pico adviser).
Di solito le società che si occupano di assicurazioni creditizie richiedono anche di gestire l’intero pacchetto crediti delle aziende, facendo pagare tra lo 0,3% e lo 0,5% del fatturato complessivo che ne deriva, oltre a fra 10 e i 15€ all’anno per ogni cliente in portfolio. Si tratta di un settore che sta crescendo molto perchè le società di assicurazioni che ne fanno parte hanno una visibilità approfondita e aggiornata dei tempi di pagamento delle aziende presenti nel mercato italiano. Di conseguenza il loro servizio è percepito come molto affidabile.
Limiti degli strumenti di mitigazione del rischio
La presenza di questi strumenti non può mai azzerare del tutto il rischio creditizio aziendale. Infatti, in Italia, molte aziende sono soggette a frodi di diverso tipo dove gli strumenti di mitigazione del rischio sono insufficienti. Per esempio, ci sono dei truffatori che si spacciano come referenti di società sane e richiedono la spedizione della merce in magazzini che non sono controllati da nessuna azienda. In questo caso, un’analisi creditizia darebbe un esito positivo, anche se poi il venditore si troverebbe con un credito non riscuotibile
Se questo articolo ti è piaciuto leggi anche
https://startingfinance.com/corporate-venture-capital/