Il 31 dicembre del 2018 i debiti dei principali comuni italiani hanno raggiunto la quota complessiva di 3,6 miliardi di euro. La difficoltà nel gestire gli oneri riguarda soprattutto le città con maggiore popolazione. Non mancano, tuttavia, esempi virtuosi per quanto riguarda l’efficenza delle finanze dell’amministrazione cittadina.
I comuni più indebitati
Un’importante fonte di rilevazione dei dati che riguarda i debiti delle amministrazioni pubbliche è quella fornita dalla CGIA di Mestre. All’interno di questa uno specifico focus è riferito a quello dei comuni capoluogo di provincia con più di 50mila abitanti. In questi sono stati presi in esame sia i debiti accumulati nel corso del tempo sia le modalità e le tempistiche di pagamento.
Molti comuni italiani, con una distribuzione geografica non sempre omogenea, hanno difficoltà a gestire il loro debito. Nei 67 comuni elencati nell’analisi del CGIA di Mestre ce ne sono alcuni che non presentano alcun tipo di impegno nei confronti dei creditori, come Brescia, Ferrara e Trapani. A fine 2018, 33 di essi presentano una somma da onorare inferiore ai 10 milioni di euro, mentre 14 hanno debiti superiori ai 30 milioni di euro.
I debiti delle città in rapporto con la popolazione
I comuni presi in esame dal CGIA di Mestre si distinguono, oltre che per l’importo dovuto, anche per la densità della popolazione e per il numero di abitanti. Non è perciò un caso che i quattro più indebitati siano anche quelli con più abitanti. C’è però qualche discrepanza tra la classifica per numero di abitanti e quella per debiti.
Roma Napoli e Milano
Roma, che è prima in entrambe le graduatorie, ha oltre il doppio degli abitanti di Milano (2,8 milioni contro 1,3), ma un debito che vale quattro volte quello della città lombarda: 1,5 miliardi di euro contro 338 milioni. Un altro caso di non coincidenza tra abitanti e debiti è dato dal comune di Napoli, terzo per popolazione ma secondo per debiti. Napoli ha infatti 972mila abitanti, meno di Milano, ma più debiti, che corrispondono a 432 milioni di euro. Facendo una divisione tra debiti comunali e numero di abitanti, il quoziente è 525 euro pro capite a Roma, 444 a Napoli, 337 a Torino e 251 a Milano.
I comuni più efficienti
I debiti ed il loro importo non sono l’unico valore da tenere in considerazione per quello che concerne la capacità dei comuni di gestire le proprie finanze. È partendo da questa considerazione che l’Osservatorio conti pubblici, istituito dall’Università del Sacro Cuore di Milano e presieduto da Carlo Cottarelli, ha definito una metodologia per verificare e valutare l’efficienza finanziaria dei comuni. L’analisi, che verte su 52 capoluoghi di provincia con almeno 80mila abitanti delle regioni a statuto ordinario, ha creato due indicatori: quello di spesa e quello di offerta.
L’indicatore di spesa calcola quanto il comune spende in più o in meno rispetto a quello, per caratteristiche e numero di abitanti, che dovrebbe. Quello di offerta rileva invece quanti servizi in più vengono garantiti rispetto alla media. L’efficienza è quindi data dal rapporto tra i due indicatori.
Le città più efficienti
Nella top 10 dell’efficienza, in cui ci sono 5 città emiliano-romagnole, ciò che conta non è tanto il lato della spesa, quanto quello dell’offerta. Questo significa che è importante più il come del quanto ogni città spende. In favore di questa analisi c’è il fatto che 6 delle 10 città più efficienti presentano un indicatore della spesa di segno negativo. Questo significa che spendono meno di quanto farebbe una città con caratteristiche simili ad esse, un fattore che è però sostenuto da una qualità e un numero di servizi comunque sostanzioso.
In fondo alla classifica ci sono comuni che, come è per i più efficienti, si distinguono per una spesa bassa ma anche per la scarsa offerta di servizi. Reggio Calabria spende circa il 5% in meno rispetto alla media, tuttavia il livello dei servizi offerti è di oltre il 46% inferiore. La medesima tendenza vale per Bari (0,5 in più di spesa, 47% in meno di offerta) e Foggia, con -5% di spesa e -40% di offerta.