Internet, ritenuto da molti il “quinto potere”, un mondo pieno di luce ed ombre. Con questo articolo si vorrebbe far chiarezza sul legame che intercorre tra lo sviluppo della rete e lo sviluppo economico.
Sempre più spesso, infatti, nel dibattito politico viene menzionata la necessità dell’accesso ad Internet. Si parla di estensione della fibra ottica, estensione delle free wi-fi area e della creazione di piani nazionali per l’accesso al web. Ma qual è il reale legame tra sviluppo ed Internet?
Bisogna considerare che, con “crescita digitale”, non s’intende semplicemente l’aumento del numero di persone che accedono alla rete, bensì è lo sviluppo economico ed occupazionale che è possibile incrementare proprio grazie alla diffusione sempre più larga dei servizi Internet. Si stima che circa il 3,4% del Pil in un paese possa essere frutto dello sviluppo del web.
Un esempio di come ciò influisca sull’economia è negli Stati Uniti, in cui si è calcolato che il fatturato netto di Google e Facebook superi quello di tutto il settore industriale. Imprese come Twitter, Facebook, Google impiegano un altissimo numero di lavoratori, anzi proprio queste comunicano la difficoltà di trovare persone qualificate, e per questo hanno innalzato gli stipendi per evitare il turn over aziendale.
Bisogna inoltre evidenziare anche gli effetti che ciò ha su tutti gli alti settori. Si calcola infatti che per ogni occupato nel settore hi-tech si creano in media altri cinque posti di lavoro in settori diversi.
Lo sviluppo di Internet è dunque strettamente collegato allo sviluppo delle imprese. Grazie al web le imprese migliorano i servizi e le offerte, rendendo il mercato del lavoro sempre più ampio ed efficiente; si è rivoluzionato il modo di fare business.
Ovviamente, i benefici che Internet ha portato nel settore microeconomico si sono poi riversati sul settore macroeconomico andando ad incrementare le economie nazionali ed internazionali.
La rete è diventata dunque il luogo fondamentale dove le imprese possono vendere e farsi pubblicità, superando ormai di gran lunga la potenza della televisione. Il settore più produttivo è sicuramente quello dell’e-commerce con un fatturato di circa 16,6 miliardi di Euro solo in Italia nel 2015. Sono numerose le imprese che sfruttano le vendite online per allargare sempre più il loro mercato dove s’incontra in tempo reale la domanda e l’offerta.
In Italia purtroppo sulla scena economica si sta soffrendo l’arretratezza dello sviluppo dei sistemi Internet, anche se si sta cercando di accelerare attraverso la diffusione di fibra ottica ed il web accessibile a tutti. E’ proprio l’Italia che grazie all’e-commerce potrebbe ottenere uno sviluppo non indifferente.
Infatti da noi abbondano i prodotti dei piccoli e medi artigiani, si pensi a tutti i prodotti tipici locali, che non essendo vere e proprie imprese alimentari non riusciranno mai ad affermarsi sulla grande distribuzione. Grazie all’e-commerce, invece, per loro sarà possibile incrementare notevolmente il loro mercato anche a livello mondiale.
Non va poi sottovalutata l’enorme potenza che Internet ha nel campo della cultura. Il web è diventato luogo fondamentale per la produzione e scambio di conoscenza, considerato un’inestimabile risorsa per l’informazione, la ricerca e lo sviluppo. E’ per questo che sempre più spesso si parla di accesso ad Internet come un vero e proprio diritto. In Italia, grazie al giurista Rodotà, è stata anche fatta una legge in tal senso. Proprio la sua funzione d’informazione in tempo reale lo ha portato ad essere uno strumento molto temuto da governi non democratici come quelli di Siria, Libia o Russia, dove molti siti vengono oscurati, impedendo di fatto la comunicazione con l’esterno. E non solo, si pensi a quante volte video inseriti sul web, che hanno indignato il mondo intero, hanno aperto in vari paesi la strada per ampliare i diritti umani. E’ così che l’accesso alla rete dunque appare ancora più importante, e si configura come una vera e propria necessità, da tutelare e garantire, per l’appunto un diritto.
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