Lo scorso 3 aprile si è tenuto, presso il Dipartimento di Economia ed Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Roma Tre, l’incontro Economia dello sport – Il business model di AS Roma, organizzato con la partecipazione di Starting Finance. Ospiti dell’incontro sono stati Francesco Calvo, Chief Revenue Officer di AS Roma, il quale ha parlato delle strategie di mercato della società calcistica della Capitale, e Fabrizio Sammarco, AD di ItaliaCamp, che a margine dell’incontro ha gentilmente rilasciato per noi la seguente intervista.
Chi è Fabrizio Sammarco?
Un nuovo amico di Starting Finance.
Cosa fa ItaliaCamp?
ItaliaCamp è un’organizzazione nata dieci anni fa che crea connessioni e sviluppa processi di innovazione e trasformazione sociale a impatto positivo per comunità e territori. Nasciamo come un’associazione di ragazzi e ragazze universitari che si erano messi in testa la semplice idea di “invertire la tendenza nel Paese”, connettendo chi aveva una buona idea (startup, centri di ricerca, innovatori) con chi poteva finanziarla e farla crescere (fondi di investimento, aziende, pubbliche amministrazioni). Questa idea ci ha accompagnato nella creazione di un Società partecipata da cinque grandi imprese del Paese, come Poste, Ferrovie dello Stato, Invitalia, RCS Mediagroup e Unipol, di cui l’Associazione è la maggiore azionista con il 51% delle quote. Abbiamo una partnership con più di 60 università italiane e spaziamo dalla rigenerazione di spazi per creare Hub innovativi ai progetti di open innovation per le pubbliche amministrazioni (come il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), passando per i corsi universitari e i percorsi didattici per le nuove generazioni o le attività con il Parlamento Europeo e le redazioni dei Bilanci d’Impatto.
Cos’è un Bilancio d’Impatto?
Il Bilancio d’Impatto è un documento con cui si quantifica e si illustra quanto gli investimenti e le iniziative di un soggetto pubblico o privato generano un miglioramento delle condizioni non solo economiche delle comunità di riferimento ma anche sociali, culturali, occupazionali e ambientali. In questo modo si evidenzia come il ritorno di tali attività non sia limitato solo a quello economico dei soci ma produca un impatto positivo più diffuso e non identificabile nei tradizionali documenti di rendicontazione. Grazie a questo strumento si possono pianificare e orientare investimenti e attività in base alla capacità di produrre impatti positivi amplificando sia il ritorno sociale, ambientale e culturale che quello attrattivo nei confronti di vecchi e nuovi stakeholder.
In che modo vi relazionate con le Università?
ItaliaCamp nasce negli ambienti universitari, sia come idee che come legami personali e di amicizia. L’università, proprio per il suo essere – per definizione – universale, permette un’apertura di orizzonti e un pensiero critico sempre orientato al confronto grazie al quale ci si può dotare del bagaglio umano e culturale con cui affrontare le grande sfide dei nostri tempi. Per questo siamo legati a questi luoghi. Abbiamo anche lanciato un corso e un laboratorio nel Dipartimento di Impresa e Management della LUISS sulle tematiche Impact, per non parlare dei tanti eventi che hanno visto come location le aule universitarie di tutta Italia (da Roma a Reggio Emilia, passando per Ancona, Lecce e tante altre). Insomma, ItaliaCamp non sarebbe esistita senza l’energia dell’università e ogni volta che possiamo cerchiamo di dare il nostro contributo alla formazione degli studenti e alla contaminazione del mondo universitario. Anche perché il contatto con le persone più giovani di noi ci fa sentire di meno il tempo che avanza.
Che cosa avete fatto con l’AS Roma?
Il rapporto con l’AS Roma è nato con la redazione del loro Bilancio d’Impatto 2016. Visto il successo dell’iniziativa, questa partnership si è rafforzata e abbiamo deciso di estendere i lavori alla fase di pianificazione di una strategia d’impatto. L’idea è di superare il tradizionale approccio alla responsabilità sociale d’impresa per avviare una nuova fase in cui saranno definite intenzionalmente una serie di attività per creare impatti positivi sulla comunità di riferimento. Siamo fortunati perché agiamo fuori dal campo di gioco, noi.
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