La manovra proposta dall’attuale governo comporterà dal prossimo anno notevoli modifiche e innovazioni in temi quali pensioni, reddito di cittadinanza, flat tax, IVA e pace fiscale per un ammontare complessivo di 37 miliardi di Euro necessari per rendere effettive queste proposte.
Pensioni a quota 100
La prima delle innovazioni proposte dal governo gialloverde riguarda l’introduzione della cosiddetta “quota 100”, con la conseguente abrogazione della riforma Fornero sulle pensioni. Essa garantisce la pensione a tutti coloro che sommando la propria età ai contributi maturati raggiungano la quota 100. La proposta presenta anche l’Opzione Donna che consente a lavoratrici con 58 anni di età, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di contributi, di andare in pensione. Il costo della manovra ammonta a 7 miliardi di Euro e dovrebbe partire dal Febbraio 2019.
Reddito di cittadinanza
Molto discusso è il reddito di cittadinanza, che comporta un assegno di €780 caricato sul bancomat di coloro che potranno goderne a patto che quest’ultimi frequentino corsi di formazione e prestino 8 ore a settimana di lavoro socialmente utile. L’assegno verrebbe meno in caso si dovessero rifiutare tre offerte di lavoro, valutando però la provenienza dell’offerta in modo da non penalizzare coloro che declineranno la prima offerta di occupazione al di fuori della propria città o Regione. Il costo della manovra ammonta a 9 miliardi di Euro e sarà effettiva dalla prossima Primavera.
Flat Tax
Attualmente con la seguente manovra si va a descrivere solamente una parte di quelli che saranno i provvedimenti che verranno esercitati dal governo. Essa garantirà al momento l’introduzione di un’aliquota fissa, sostitutiva di Irpef, Irap, addizionali e Iva, del 15% a tutti i professionisti, artigiani e commercianti con ricavi massimi di €65.000. Ciò comporterà notevoli snellimenti fiscali e contabili e andrà ad aggiungersi ai già presenti sgravi fiscali per le Partite Iva.
Pace fiscale
L’accordo prevede un’aliquota al 20% per sanare il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi con l’opzione di una dichiarazione integrativa con la possibilità di far emergere il 30% in più delle somme già dichiarate ma con un tetto massimo di €100.000. In definitiva si potranno sanare le controversie con il fisco pagando il 20% delle somme non dichiarate in 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado oppure del 50% con
vittoria in primo grado. Ci sarà inoltre la rottamazione delle cartelle Equitalia e la cancellazione delle mini cartelle fino a €1000. Dal Gennaio 2019 entrerà in vigore anche l’obbligo di fatturazione elettronica per i liberi
professionisti, generando una notevole semplificazione delle procedure. Ovviamente innumerevoli sono i cavilli che questa manovra di governo presenta anche in merito a banche, immobili e assicurazioni. Questi comporteranno degli ingenti tagli, che si aggireranno sui 7 miliardi di Euro, soprattutto all’immigrazione, necessari per avviare l’intera manovra dell’attuale governo in modo da generare già nel breve periodo un risollevamento del PIL italiano.