Il fiuto per gli investimenti di Warren Buffett non sembra dare cedimenti, al contrario, a 87 anni il finanziere filantropo dà ancora sfoggio del suo gran senso degli affari. Di qualche giorno fa è la notizia del suo ultimo colpo: BofA (Bank Of America).
Appena 6 anni fa, nel 2011, la banca americana attraversava uno dei suoi momenti più difficili a causa della crisi dei mutui subprime, perdendo addirittura metà del suo valore in Borsa. Ma come è noto agli investitori, proprio quando i prezzi sono bassi, affiorano buone opportunità di investimento. Buffett ha infatti deciso di coglierne una, investendo un capitale di 5 miliardi di dollari in azioni privilegiate che oggi valgono circa 16,5 miliardi, ottenendo una plusvalenza di 12 miliardi, non considerando i dividendi che nel frattempo ha riscosso pari al 6% annuo (300 milioni di dollari l’anno). Già all’inizio di quest’anno aveva ipotizzato una possibile conversione delle proprie azioni privilegiate in azioni ordinarie qualora la banca avesse incrementato il dividendo annuale a quota 44 centesimi di dollari dai 30 centesimi precedenti, incremento che avrebbe portato un notevole introito nelle casse di Berkshire Hathaway in quanto azionista.
A Giugno la Bank of America, avendo superato lo stress test, ha ricevuto il consenso della Fed a procedere all’aumento di dividendo, portandolo fino a quota 48 centesimi all’anno. A fine mese Buffett aveva infatti annunciato di voler esercitare l’opzione di conversione dei suoi warrant, convertendo di fatto i 700 milioni di azioni privilegiate (acquistate a 7,14 dollari) in azioni ordinarie (che oggi quotano intorno ai 23 dollari) e trasformando così Berkshire Hathaway nella principale azionista di Bank of America, con uno share del circa 7%, davanti addirittura a BlackRock e Vanguard, che invece detengono rispettivamente 668 e 661 milioni di titoli ordinari.
“Noi abbiamo accolto Berkshire Hathaway come azionista nel 2011 e apprezziamo di avere il suo appoggio come il più grande azionista”, sono state le parole dell’amministratore delegato della banca Brian Moynihan. Berkshire è inoltre la principale azionista anche di un’altra grande istituzione finanziaria: Wells Fargo, ossia la terza più grande banca degli Stati Uniti per capitalizzazione di Borsa, questa operazione farebbe dunque di Berkshire uno dei principali azionisti della seconda e terza banca più grande degli USA. Nel 2011, al momento della sottoscrizione dei warrant, Buffett disse: “Sono impressionato della capacità di generazione dei profitti del franchise e del fatto che loro stanno agendo aggressivamente in modo tale da superare le difficoltà”. Oggi il valore dell’azione è triplicato rispetto l’Agosto del 2011, evidentemente le parole di Buffett erano del tutto fondate.