Cos’è un MBA
Il Master in Business and Administration (MBA) è una certificazione che permette una specializzazione post-laurea, spesso non immediatamente successiva al completamento del percorso universitario, completa ed efficace nel settore manageriale. L’obiettivo è quello di formare i futuri dirigenti, direttori generali e amministratori delegati, quindi si vanno a toccare i profili più alti di un’azienda.
La domanda che da qualche anno assale giovani e meno giovani interessati ad intraprendere una carriera manageriale è la seguente: conviene fare un MBA? Ha senso investire una certa somma per specializzarsi in questo campo? Proviamo a scoprire insieme lati positivi e negativi.
Conviene fare un MBA? Perché sì
Avere la possibilità di partecipare ad uno dei programmi più prestigiosi in ambito accademico significa, ancora al giorno d’oggi, dare una svolta alla propria carriera. Innanzitutto, secondo alcune ricerche svolte da importanti Business School italiane, le variabili su cui vanno ad incidere questi programmi sono tre: paese, settore e funzione. Al termine di questo programma, infatti, 90 studenti su 100 riescono a cambiare almeno una di queste variabili, con importanti giovamenti in termini di carriera, stipendio ma anche soddisfazione personale. Inoltre, uno su tre riesce a modificare tutte e tre le variabili, il che comporta un cambiamento radicale nel proprio stile di vita.
Il fattore fondamentale su cui si basano questi programmi è il learning by doing: non a caso si è immersi fin da subito in case study che permettono allo studente di mettere in pratica tutte le attività precedentemente affrontate e studiate, cercando di simulare situazioni verosimili nella vita aziendale. Questo processo fa sì che per ogni fattispecie aziendale somministrata durante il corso si trovi anche una metodologia di risoluzione dell’eventuale problematica, o comunque si vada ad esplorare il miglior modo per affrontarla e gestirla.
Conviene fare un MBA? Perché no
Per prima cosa bisogna porre attenzione al ruolo che si ricopre. Se si è nel settore della consulenza, nel settore bancario o aziendale in generale, un programma di questo tipo può sicuramente aiutare, poiché metterebbe alla prova fin da subito ad affrontare situazioni in cui è richiesta un’elevata padronanza delle soft skills (leadership e lavoro di team in primis), oltre che una solida base di istruzione. Se invece si è imprenditori o startupper, un MBA può risultare un investimento a perdere, quasi nocivo, in quanto la peculiarità di queste attività è proprio la non programmabilità degli eventi e l’abilità di reagire ad imprevisti con grande tempismo e lungimiranza.
Seconda variabile da considerare è l’età del soggetto che desidera iniziare tale percorso. Bisogna dire che la maggior part di questi programmi richiede una “esperienza lavorativa rilevante” di almeno tre anni: ciò implica che difficilmente risulti possibile intraprendere questa strada da neolaureati. Inoltre, se si fosse già oltre i 40 anni, potrebbe essere controproducente svolgere un percorso di questo tipo, soprattutto per l’impegno richiesto e la lunghezza del programma, che va dai 12 ai 24 mesi.
Ultimo tema da affrontare è il costo. Un MBA presso la SDA Bocconi parte dai 48 mila euro per un MBA full-time di 12 mesi, fino ai 60 mila per un Global executive MBA, riservato alle persone con elevata esperienza lavorativa. Presso il Mip, la Business school del Politecnico di Milano, la media si aggira sui 30 mila euro, mentre per la Luiss Business School il prezzo è intorno ai 28 mila. I costi delle altre Business school si aggirano tra i 15 ed i 25 mila, in base comunque all’esperienza del candidato ed al tipo di MBA.
In conclusione, al giorno d’oggi sembra essere ancora utile avere la possibilità di partecipare a questi programmi, seppur ponendo attenzione ad alcune variabili quali il prezzo e l’età, che potrebbero dare una svolta in una o nell’altra direzione a seconda delle caratteristiche soggettive.