McKinsey è la più importante ed influente società di consulenza strategica di tutto il mondo.
Essa è stata fondata nel 1926 da James O. McKinsey, il quale la tenne in mano per molto poco (morì nel 1937), riuscendo nonostante ciò a porre le basi necessarie a far prendere il via alla oramai celeberrima McKinsey & Co.
Fu però il suo successore, Marvin Bower, a portare avanti le idee innovative e rivoluzionarie poste dal fondatore ed a concretizzarle. Effettivamente è stato lui l’attento architetto del progetto e delle linee guida che oggi sono diventate la base da cui i suoi successori prendono spunto, talvolta apportando marginali modifiche dovute ai cambiamenti dei luoghi (espansioni e cambiamenti geografici) e dei tempi (innovazioni nei più svariati ambiti).
Appena James O. McKinsey morì, gli uffici di Chicago e New York si sciolsero. Il suo successore, dopo aver cooperato con alcuni partner dell’ufficio con sede nella Grande Mela, fece ripartire a tutti gli effetti l’attività di consulenza. La prima sede fuori dagli Stati Uniti d’America (San Francisco, New York e Chicago) fu quella di Londra, fondata nel 1959. Successivamente, nel 1971, venne inaugurata la prima sede in Asia, precisamente a Tokyo, in Giappone.
Questo sviluppo ed espansione geografica portò la McKinsey a coprire un raggio d’azione che, grosso modo, rappresenta oggi l’intero globo dall’Oriente all’Occidente. Ben presto infatti i partner americani, nel complesso generale mondiale, iniziarono a ricoprire una percentuale minoritaria data l’elevata distribuzione. Ad oggi la McKinsey & Co. vanta oltre 100 sedi in ben 57 Paesi, supportate da un numero di consulenti che arriva a oltre 10.000 unità e un fatturato sempre in crescita, che supera ampiamente gli 8 miliardi di dollari.
In particolare, tra le notevoli intuizioni e i contributi allo sviluppo delle aziende e dei commerci, nel 1970 la “Firm” per antonomasia ebbe la geniale idea di porre in essere un codice unico assegnato ad ogni singolo prodotto per la vendita, il cosiddetto codice a barre che oggi si trova su qualunque merce. Questo ha incrementato considerevolmente l’efficienza dei sistemi di registrazione dei prodotti (Universal Product Code), la raccolta e l’analisi dei dati inerenti alle vendite, il controllo nello stoccaggio delle merci e via dicendo.
Nella Firm vige la politica tanto stimolante quanto spietata del cosiddetto “up or out”, secondo la quale ad ogni consulente vengono affidati determinati obiettivi con una scadenza fissata: se questi vengono raggiunti nel tempo prestabilito allora si avrà un avanzamento gerarchico (up), altrimenti si verrà invitati a lasciare l’azienda (out).
Dietro ad ogni storia aziendale e manageriale di successo c’è sicuramente la firma della McKinsey: stiamo parlando di un’entità importante, della società di consulenza strategica per eccellenza.
McKinsey è inoltre impegnata nel sussidio di alcuni progetti per compagnie no-profit.
Quando un cliente lo richiede, si analizza il problema e si chiamano i migliori consulenti di ogni ambito a cooperare e a sbrogliare i diversi nodi che rallentano l’azienda. Ogni consulente è diviso per settore (ad esempio Oil & Gas, High Tech etc.) o per funzione (ad esempio Organization, Corporate Finance etc.), questo in modo tale da assicurare un’alta specializzazione nei diversi ambiti di riferimento, quindi un alto grado di esperienza da offrire ai clienti.
Sono innovatori e i massimi esperti per quanto riguarda la gestione dei problemi e la strategia volta alla creazione e all’ottimizzazione del valore aziendale.
Inoltre grazie allo sviluppo dei rami “Analytics” e “Digital Labs” la società si è resa in grado di rispondere a 360° alle esigenze dei clienti. In questo modo se un cliente necessitasse di un’analisi approfondita e rapida dei dati aziendali, gli verranno affiancati alcuni esperti appunto della sezione “Analytics”, i quali analizzeranno per loro i dati e ne trarranno ed esporranno delle conclusioni. Invece grazie alla sezione “Digital Labs” sarà più facile per il team produrre un software ad hoc per l’azienda interessata.
Non si può nascondere, anzi è bene sottolineare, che la McKinsey è stata anche sotto i riflettori per diversi scandali. I suoi principi di segretezza relativamente ai propri clienti però non permettono di essere a conoscenza dei loro insuccessi come dei loro numerosi successi.
I migliori consulenti, quindi partner e director (o senior partner), sono ben noti e riconosciuti dalle grandi aziende, ma ancora di più si può vedere come gli ex-consulenti McKinsey ricoprano nella maggior parte dei casi incarichi di grande rilievo nelle più importanti multinazionali al mondo: il tutto è anche supportato da un’attenta analisi che vede 80 su 500 CEO della classifica delle 500 più grandi aziende al mondo per capitalizzazione, stilata annualmente dalla celebre rivista Fortune, avere come background un’esperienza in McKinsey.
Questa società non è quotata ma, senza alcuna ombra di dubbio, influenza considerevolmente il mercato da dietro le quinte molto più di altre centinaia di aziende quotate invece nelle Borse di tutto il mondo.