Esistono tre tipi di crisi che possono mettere in ginocchio una nazione: la crisi sovrana, quella valutaria e quella bancaria.
Le tre crisi
La crisi sovrana è quel genere di crisi ricollegabile alla crisi del debito, situazione in cui un determinato Paese non è in grado (per incapacità o indisponibilità) di ripagare parzialmente o totalmente il proprio debito.
La crisi valutaria si verifica quando la moneta di un Paese si svaluta rapidamente, dunque nella maggior parte dei casi ha delle ripercussioni gravi sulla bilancia dei pagamenti. La svalutazione monetaria comporta delle instabilità sui tassi di cambio.
Infine viene definita crisi bancaria una crisi sistemica che riguarda tutte le banche, caratterizzata dalle corse agli sportelli, fallimenti delle banche o sospensione della convertibilità dei depositi (non si riescono a convertire i depositi in moneta). Può essere una crisi di liquidità o di solvenza, fondamentale o di fiducia.
Queste tre crisi sono interconnesse tra di loro: una crisi sovrana può portare a una crisi bancaria se le banche detengono i titoli dello Stato, oppure una crisi bancaria può portare a una crisi valutaria, in quanto sarebbe conveniente deprezzare il tasso di cambio per ridurre le conseguenze negative dello strozzamento del credito, cosa che però metterebbe in difficoltà le passività dello Stato sovrano accentuando la crisi. La crisi valutaria può portare a una crisi sovrana se le passività dello Stato sono denominate in altre valute. Ci sono stati diversi casi in cui una crisi ha acceso le altre due portando il Paese alla dichiarazione di default (l’Argentina, ad esempio, a cavallo del nuovo millennio ha vissuto la triplice crisi).
A cosa sono dovute queste crisi?
Gli shock comuni
Se un Paese ha le passività della bilancia dei pagamenti denominate in una valuta estera (solitamente dollaro o euro), un aumento del tasso d’interesse (tapering) da parte del Paese centrale (dunque dalla FED o dalla BCE) porta a uno sforzo maggiore per ripagare il debito a causa della svalutazione della propria moneta se il tasso di cambio è flessibile, se invece il cambio è fisso si perde la competitività delle merci sui mercati esteri.
Anche la variazione dei prezzi delle materie prime può essere considerata uno shock, se il Paese dipende fortemente da esse. È il caso del Venezuela che sta patendo molto il crollo dei prezzi del petrolio.
Contagio
Viene definito dal dizionario Treccani come “una situazione nella quale uno shock all’interno di un’entità economica (istituzione, settore, Paese) si propaga rapidamente e in modo incontrollabile ad altre istituzioni, settori e Paesi generando una condizione di crisi generalizzata”. Per questo motivo serve un prestatore di ultima istanza che faccia da garante sulle condizioni economiche del Paese a rischio contagio.
Un Paese può essere contagiato in diversi modi:
- Comportamento gregario, in cui gli operatori finanziari più piccoli imitano il comportamento dei grandi colossi (fondi, banche di investimento, ecc.); questo può comportare una vendita incontrollata.
- Campanello d’allarme, quando esistono molte similitudini tra il Paese in crisi e il Paese a rischio contagio.
- Effetti di segnalazione e la possibilità di bail-out: quando il FMI interviene per salvare un Paese il mercato potrebbe approfittare per affondare un altro Paese sapendo delle risorse limitate del FMI.
Interdipendenza
È un legame di interconnessione e dipendenza reciproca (diretta e non) tra due o più economie (si parla di rapporti commerciali, finanziari o accordi politici). Se uno dei due Paesi viene colpito da uno shock può trasmettere la crisi all’altro attraverso canali interdipendenti.
Un altro caso potrebbe essere quello di due Paesi che, pur non avendo alcun legame tra di loro, siano entrambi vincolati da rapporti con un Paese terzo: qualora una delle due economie andasse in crisi potrebbe contagiare il Paese terzo che, di conseguenza, potrebbe trasmettere lo shock al secondo Paese diffondendo così la crisi a macchia d’olio.
Nei tempi odierni è molto probabile che la crisi di un Paese si propaghi ai suoi maggiori partner. La globalizzazione ha incentivato la diffusione delle crisi al di fuori dei confini nazionali.
Uno dei tanti compiti delle banche centrali è sicuramente evitare periodi di crisi economiche. Scopri questo mondo con il nostro percorso sulle banche centrali e la politica monetaria.
Questo articolo è stato scritto facendo riferimento al testo di David N. Weil, Crescita economica, Hoepli, 2007.