Lo Zio Paperone, secondo la storia che si ricava dai fumetti, nasce a Glasgow nel 1867, discendente da un famoso clan scozzese caduto in declino. A soli 10 anni suo padre, Fergus, gli dona un kit da lustrascarpe per permettegli di guadagnare qualche soldo.
Uno dei tanti clienti di Paperone lo paga dandogli quella che diventerà la mitica Numero Uno, una moneta di dieci centesimi di dollaro americano, del tutto inutile in Scozia. In tale occasione, resosi conto di essere stato truffato, il personaggio del fumetto commenta:
<<Nella vita dovrò diventare il più duro ed il più furbo di tutti>>.
Paperone matura quindi l’idea di cercare fortuna in America ma, essendo il viaggio troppo costoso, il sogno sembra lontano dalla portata del giovane. Il protagonista però non si arrende e si costringe a lavorare il doppio, sia come lustrascarpe che come commerciante di torba da ardere. Dopo più di tre anni di sacrifici, riesce a mettere da parte un po’ di soldi e si imbarca come mozzo in una nave-bestiame diretta a New Orleans.
L’inizio della vita in America
Una volta negli Stati Uniti, Paperone va alla ricerca di suo zio Angus ‘Manibuche’ De’ Paperoni e lo rintraccia ben presto a Louisville. Scoprirà che il parente è un perdigiorno, che come unica attività ha il giocare a carte i propri soldi con un imbroglione di nome Porcello Suinello. In una delle partite riesce però a vincere una barca, così zio e nipote De’ Paperoni decidono di utilizzarla per dare la caccia al tesoro della nave Drennan White. Porcello però origlia tutto e cerca di battere Manibuche e Paperone sul tempo.
I due troveranno il tesoro ma non riusciranno ad appropriarsene. In seguito a quest’avventura, Manibuche decide di intraprendere la carriera di scrittore e vende per una cifra simbolica la nave a Paperone, che comincerà a lavorare come trasportatore fluviale. Questa attività, tuttavia, fallirà presto a causa dell’affondamento della barca da parte della banda Bassotti.
Verso il West
Paperone scoprirà che la generosità dello zio nel concedergli l’imbarcazione era dovuta dovuta alla crisi che il trasporto fluviale stava subendo a causa delle nascenti compagnie ferroviarie transcontinentali. Quindi, persa anche la nave, il giovane decide di cercare fortuna ad Ovest. Si reca nel Montana, dove trova lavoro come cowboy per lo scozzese Murdo MacKenzie, un allevatore di bestiame. Sarà ancora una volta un insuccesso poiché, nonostante l’aver sgominato la banda dei fratelli McViper e l’aver salvato Theodore Roosevelt in persona da un masso, le crescenti difficoltà che Murdo MacKenzie deve affrontare lo costringono a licenziare Paperone.
Il papero scozzese finisce a lavorare come minatore, stabilendosi a Butte, in Montana, dove spera di trovare argento. Il terreno è però povero di metallo prezioso, tuttavia nasconde immense quantità di rame, il cui prezzo sta crescendo vertiginosamente per via della crescente diffusione della corrente elettrica in tutto il Paese. Nonostante ciò, l’appezzamento di Paperone non è sufficiente a garantirgli la ricchezza, che invece raggiungono i proprietari della miniera della Collina dell’Anaconda, Marcus Daly ed Howard Rockerduck (padre del futuro rivale di Paperone, John D. Rockerduck).
I viaggi transoceanici
Paperone, deluso ancora una volta, decide di viaggiare prima verso il Sudafrica e dopo verso l’Australia, nella speranza di riuscire a raggiungere il successo come minatore trovando l’oro. Tuttavia, cercare il metallo prezioso si rivela molto costoso, tanto che la sua estrazione è redditizia solo per le grandi compagnie minerarie, già arricchite dall’estrazione di diamanti.
L’oro dello Yukon
Nel corso della sua avventura, Paperone incontra uno sciamano di nome Jabiro Kapirgi. In un cristallo di Jabiro vede un’Aurora Boreale in un luogo familiare. Questa visione lo ispira ad andare nello Yukon, in cerca d’oro. Per arrivare in nord America lavora come fuochista sulla nave La perla del sud. Una volta arrivato nello Yukon si licenzia e cerca qualcuno che venda materiali per cercatori d’oro.
Dopo anni di inutili scavi, proprio a Yukon, Paperone trova ciò che stava cercando da una vita, tantissimo oro. Purtroppo la sua ricchezza verrà messa in pericolo da Doretta Doremì, papera di Yukon (considerata la prima ed unica fiamma dello Zio Paperone), che per vendicarsi delle mancate attenzioni, lo denuncia al colonnello Samuel Benfield Steele, inventando calunnie sul suo conto. Paperone riesce a difendere le sue miniere e combatte a viso aperto con Steele, che giura di arrestarlo. L’eroe della storia viene infine soccorso da un eroico salvataggio che in realtà è una messa in scena di Doretta, pentita di averlo ingiustamente accusato.
Paperone fonda Paperopoli
Paperone riesce a diventare milionario grazie all’oro nel 1900 circa. Quindi, decide di espandere il suo giro d’affari comprando banche e fondando diverse imprese: una segheria, una ditta di olio di pesce, una di trasporti navali. Arricchitosi, torna negli Stati Uniti, dove compra la celeberrima collina dove edifica il suo deposito. Nelle zone limitrofe, grazie ai suoi investimenti, costruisce un borgo, Paperopoli, che diventerà in poco tempo una metropoli industrializzata.
L’isolamento
Dopo aver fondato Paperopoli, Paperone parte per affari e sta via per 27 anni, inviando al deposito sulla collina il denaro guadagnato. Al suo ritorno, apprende di essere diventato il papero più ricco del mondo. All’età di 75 anni, tagliati i rapporti con la famiglia originale, decide di chiudere tutto il suo impero e per 5 anni vive isolato in una villa.
L’incontro con Paperino
Nel Natale del suo ottantesimo anno, Paperone invita a cena Paperino ed i nipotini. Lo Zio si rende conto che il suo tempo non è finito, decide di riaprire tutti i suoi uffici e si rimette in affari, per dimostrare a tutti ed a se stesso che lui è e sarà sempre il numero uno.
Il patrimonio di Zio Paperone
Spesso il patrimonio di Zio Paperone è riportato all’interno dei fumetti con sigle fantastiche come multiplujilioni, impossibidilioni o fantasticatrilioni, rendendo poco chiara la ricchezza effettiva del papero.
Proprio a questo proposito, la rivista Forbes, in aggiunta alla Lista delle persone più ricche del mondo, ne ha ideata un’altra dedicata solo alle ricchezze dei personaggi di fantasia.
In questa classifica gli autori, non potendo stimare i possedimenti sconfinati di Paperone, hanno deciso di prendere in considerazione solo il denaro accumulato all’interno del deposito, i famosi tre acri cubici dove lo Zio si tuffa nelle monete e nei sacchi di banconote come fossero acqua.
Paperone ha conquistato, nel 2002, la quarta posizione nella lista dei personaggi di fantasia più ricchi, con un patrimonio stimato in 8,2 miliardi di dollari (equivalenti a circa un decimo del patrimonio di Bill Gates lo stesso anno). Nel 2006, balzò al terzo posto con una correzione che gli attribuì 10,9 miliardi di dollari. Nel 2007, in seguito al rialzo del prezzo dell’oro, la cifra passò a 28,8 miliardi di dollari, essendo il patrimonio del personaggio fondato soprattutto sul metallo prezioso. Paperone conquistò così il primo posto della classifica, che occupa ancora oggi.