Dopo un lungo periodo di trattative, è stato raggiunto un accordo per quanto riguarda la vendita di Opel, filiale europea della statunitense General Motors, al gruppo europeo Psa Peugeot. Lunedì, giornata in cui avrà luogo, a Parigi, una conferenza stampa congiunta, saranno resi noti i termini dell’accordo, come il prezzo e le condizioni di vendita. La data non è casuale, dato che proprio lunedì sarà la vigilia del famoso salone dell’auto di Ginevra. Tuttavia, anche se, in linea di massima, l’accordo sulla vendita di Opel è concluso ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. In particolare, si parla del problema legato al deficit del fondo pensione della Opel, che il gruppo Psa vorrebbe rimanessero di competenza della General motors. Inoltre, la Opel deve ancora ripagare alla G.m. i costi per il trasferimento delle tecnologie. Tra questi quelli per l’auto elettrica, che fanno gola al gruppo Psa, che li ritiene un vantaggio competitivo per il futuro.
Per quanto riguarda la chiusura ufficiale del contratto, si dovrà attenderere ancora un po’, ma non più di qualche mese se non ci saranno grossi imprevisti. Oltre alle piccole questioni ancora in ballo, infatti, le due società dovranno attendere le autorizzazioni dalle autorità antitrust.
L’accordo porterà Peugeot, gruppo appena uscito da una difficile crisi, ad incrementare i suoi profitti. Sotto la Guida di Carlos Tavares e grazie alle nuove strategie, come il Lean production system, il gruppo ha ripreso a registrare un andamento positivo.
General motors, invece, abbandonerà il mercato europeo, dopo aver abbandonato anche quelli di Russia e Australia. La sua filiale europea, Opel, nel 2009 era prossima al fallimento ed in quel periodo si parlò anche di una possibile acquisizione da parte della Fiat. Tuttavia, G.m. decise, per non lasciarsi scivolare il mercato europeo, di tentare un salvataggio dell’azienda, con misure che però non avranno successo.
Con l’acquisizione di Opel da parte del gruppo Psa Peugeot, emergerà il secondo maggiore gruppo automobilistico del vecchio continente, dopo Volkswagen. Sul piano europeo, a livello di market share, la Psa-Opel dovrebbe finire per detenere il 16,4% del mercato automobilistico, con ventotto stabilimenti di produzione in Europa, e 125 mila dipendenti.
General motors può davvero permettersi di rinunciare così al mercato Europeo? Gli esperti ritengono di no, per questo sarebbe logico che ora Gm tornerà in trattativa con FCA. Il gruppo torinese a gennaio è cresciuto del 15% e Marchionne è da due anni a favore dell’unione GM-FCA.
Tutto porta a pensare possibile un futuro accordo tra i due colossi.
Manuel Ceccarelli