L’inglese Gregor MacGregor, famoso per la cosiddetta truffa di Poyais, è stato uno dei più abili truffatori di tutti i tempi. La sua frode è stata fra le cause principali che portarono ad una delle crisi più importanti del 19° secolo nel mondo occidentale, conosciuta come Panico del 1825.
Gregor MacGregor nacque nel 1786 ad Edimburgo, da Daniel MacGregor, capitano dell’esercito britannico, e da Ann Austin. Nel 1803 si arruolò nella Royal Navy, seguendo le orme paterne. Nel 1811 venne mandato in Sudamerica, con il grado di colonnello, con la missione di tenere d’occhio i movimenti indipendentisti che in quegli anni stavano sconvolgendo la regione. Durante questo periodo maturerà l’idea che gli farà fare fortuna. Tornato in patria decise infatti di farsi passare come il principe, insignito da tribù locali, di una nazione indipendente nella Baia di Honduras, chiamata Principato Di Poyais.
Una volta arrivato a Londra nel 1820, cominciò a raccontare di questo Paese del quale sarebbe stato nominato principe, inventando tutto di sana pianta. Un posto paradisiaco, ben 32.400 km² di terra fertile e ricca di risorse.
Londra investì in uno Stato immaginario
Essendo un periodo in cui l’economia inglese rendeva poco, si era alla ricerca di investimenti esteri. Da poco erano stati quotati al Royal Exchange di Londra i bond dei neo-formati Stati della Colombia, del Cile e del Perù. Questi rendevano il 6%, almeno il doppio dei bond della Corona Inglese. In questo contesto, c’era molto interesse per l’affare proposto da MacGregor, il quale pagava anche lui il 6%, offrendo però anche la possibilità di organizzare spedizioni coloniali verso quelle terre.
Nell’arco di 3 anni MacGregor aprì ben tre uffici per promuovere investimenti nel suo Stato immaginario, uno a Londra e gli altri due a Edimburgo e Glasgow. Nel 1822 aveva raccolto ben 200.000 sterline, somma molto consistente nella Gran Bretagna del tempo. Organizzò anche ben due spedizioni per colonizzare le terre da lui pubblicizzate ma, dei 240 coloni inviati, ne sopravvissero solo 60. I pochi che riuscirono a tornare in patria, grazie anche all’aiuto di un’insediamento inglese nel quale si imbatterono, il Belize, denunciarono la truffa. MacGregor comunque, ormai diventato parte dell’elitè inglese, venne difeso a spada tratta, si fece perfino causa per calunnia ai giornali che lo accusavano di frode. Tuttavia, ad ottobre del 1823, la situazione si complicò troppo e scappò a Parigi.
Parigi subisce la stessa truffa
A Parigi prese subito contatto con la società commerciale Compagnie De La Nouvelle Neustrie, promuovendo così il Principato di Poyais anche in Francia. Il 18 agosto del 1825 aveva contratto un prestito di 300.000 sterline con interesse al 2,5% presso una banca londinese, la Thomas Jenkins & Company. Nello stesso periodo reclutò nuovi coloni con la condizione che acquistassero azioni della compagnia, almeno per la somma di 100 franchi. I funzionari francesi si resero conto che molti coloni avevano ottenuto il passaporto di una nazione della quale non avevano mai sentito parlare, quindi requisirono la nave predisposta per la spedizione ed iniziarono le indagini. Il 7 dicembre del 1825 MacGregor fu arrestato. Il processo iniziò il 6 aprile del 1826. il 14 luglio dello stesso anno venne rilasciato.
Il ritorno ed il ritiro del Generale
Nel 1826 tornò a Londra, dove venne subito incarcerato e rilasciato meno di una settimana più tardi. Di nuovo si mise a promuovere la sua truffa e, questa volta, mise insieme un più di 800.000 sterline, con obbligazioni ventennali della Thomas Jenkins & Company per l’intermediazione. Tuttavia nel 1827, essendosi fatti tutti gli investitori più cauti, dovette cedere la gran parte dei titoli rimasti invenduti ad un consorzio di speculatori guadagnandoci ben poco.
Negli anni a seguire, fino al 1837, continuò a promuovere la truffa per pagare i molti debiti che aveva sulle spalle. Nel 1839 Gregor MacGregor si trasferì in Venezuela, dove chiese ed ottenne una pensione in quanto generale che aveva combattuto per l’indipendenza del Paese. Morì a Caracas il 3 dicembre 1845. La truffa di Poyais costò all’ economia inglese 1,3 milioni di sterline del tempo, uguali a 3,6 miliardi di oggi, senza calcolare le vittime all’estero come in Francia o in Belgio.