I Lagging Indicators sono indici macroeconomici che per loro natura si muovono in ritardo rispetto al ciclo economico, a differenza dei Leading Indicators che invece servono a prevedere il suo adamento (per approfondire i Leading indicators clicca qui). Fornendo informazioni riferite al passato, questi indicatori sono utili per studiare in modo approfondito un determinato mercato, una zona geografica ben definita, per avere conferme sulle proiezioni di dati (anticipate dagli indicatori leading). Nell’interpretazione degli indicatori macroeconomici è importante impostare un’analisi del dato su tre livelli:
- Analisi del trend dei dati
- Confronto dei dati attuali rispetto ai precedenti
- Confronto dei dati attuali rispetto a quelli previsti dagli operatori
I Lagging Indicators
Produzione industriale
Questo dato viene pubblicato mensilmente e misura il volume di produzione del settore manifatturiero, minerario ed energetico di una nazione. La produzione industriale è una delle componenti di maggior rilievo per il Pil dei paesi sviluppati. In relazione alle sue funzionalità, l’analisi viene pubblicata in termini reali, cioè al netto dell’inflazione. Una produzione industriale in crescita denota o un aumento della domanda di beni o aspettative positive per i mesi a seguire. Una variazione positiva della produzione industriale è un buon segnale di crescita economica complessiva.
Indice Tankan – Giappone
L’indice Tankan è considerato uno degli indicatori più importanti per l’economia giapponese. Lo Short Term Economic Survey of Enterprises in Japan (questo il nome completo dell’indicatore) serve a valutare lo stato di salute delle imprese, comprende informazioni inerenti la produzione, gli ordini, le scorte, la capacità produttiva, la domanda estera, i prezzi, l’occupazione e la condizione finanziaria. L’indice è frutto di un’indagine della Bank of Japan ed è suddiviso per imprese del comparto manifatturiero, suddiviso in 17 sotto categorie, e non manifatturiero, suddiviso in 14 sotto categorie. Le imprese oggetto dell’indagine sono circa 11 mila. L’indice Tankan è uno dei principali fattori che influiscono nelle scelte di politica economica della BoJ.
Consumer Price Index e Producer Price Index
Il Consumer Price Index (CPI) è dato dalla variazione dei prezzi ponderati di beni e servizi riferiti ad un determinato settore. L’indice misura la variazione dei prezzi e le scelte di consumo dei cittadini di una nazione. I beni core non comprendono energia e beni alimentari, elementi con prezzo molto volatile che potrebbero influenzare in modo errato il risultato. Il CPI viene pubblicato mensilmente, ed è funzionale al calcolo dell’inflazione. Il Producer Price Index (PPI), invece, è riferito alla variazione dei prezzi dei beni destinati alla produzione nella fase antecedente della vendita al consumatore finale. Anche in questo caso, il dato core viene depurato da energia e beni alimentari. Il PPI così come il CPI è funzionale alle proiezioni di inflazione sia periodale che su base annua.
Beige Book – USA
Il Beige Book racchiude le principali informazioni economiche dei 12 distretti del Federal Reserve Board. Viene pubblicato 8 volte l’anno, prima delle riunioni del Fomc (Federal Open Market Commitee), ed ingloba dati in merito a produzione, agricoltura, consumi, vendite, dati bancari e finanziari. L’indice è importante poiché il Fomc è strettamente legato alla Federal Reserve e, di conseguenza, influenza le scelte di politica monetaria degli Stati Uniti.
Construction Spending – USA
Questo dato illustra il valore economico delle costruzioni residenziali, non residenziali e governative effettuate nell’ultimo mese. In linea generale, un Construction Spending in crescita è un segnale positivo, ma per interpretare al meglio i numeri occorre contestualizzarli con la condizione economica del Paese. Questo indicatore è legato alla variazione dei tassi di interesse: un livello più basso di tassi facilita l’indebitamento, un aumento dei tassi comporta un maggior costo del finanziamento.
New Private Housing Starts e Exsisting Home Sails – USA
Questi due indicatori fotografano l’andamento del mercato del settore immobiliare. Il New Private Housing indica il numero dei lavori per la costruzione di abitazioni iniziati nell’ultimo mese. L’Exsisting Home Sails osserva invece quante abitazioni già esistenti sono state vendute nell’ultimo mese. Questo secondo indicatore è quello che analizza in maniera più attendibile il mercato immobiliare americano, in quanto il numero di case esistenti è di gran lunga superiore alle abitazioni di nuova costruzione.
Gli ultimi tre indicatori descritti sono riferiti al mercato edile ed immobiliare americano. Dopo la crisi dei subprime si è iniziato a dare ancora più importanza ai segnali che derivano da questo comparto dell’economia, sia per il numero di occupati che genera che per l’apporto al Pil, non di meno per gli strumenti finanziari collegati alla solvibilità dei mutuatari. Nonostante questi indicatori non abbiano un impatto diretto sui mercati, essi vengono utilizzati per analizzare lo stato di salute dell’economia di un Paese. Agli indici macroeconomici sopra elencati bisogna aggiungere informazioni tanto comuni quanto importanti come inflazione, disoccupazione, debito pubblico e Prodotto interno lordo. Ogni analisi di una zona geografica o di un paese non può prescindere dalla conoscenza di tali elementi. La crescita e l’inflazione sono alla base delle decisioni di politica monetaria. Esse sono strettamente legate anche all’andamento del mercato azionario e di conseguenza aiutano nell’identificazione della fase del ciclo economico. È necessario anche citare le riunioni delle banche centrali tramite cui vengono rese note le scelte di politica monetaria e mediante le quali i governatori cercano di influenzare le aspettative degli operatori. Le riunioni hanno un elevato impatto sui mercati, anche se nella maggior parte dei casi le Borse conoscono le scelte di politica monetaria in anticipo rispetto agli annunci ufficiali.