Come si valuta un investimento? A questa apparentemente semplice domanda i manager devono rispondere quotidianamente. Infatti un investimento, se profittevole, può far aumentare il valore di un’impresa e aprire la strada a una crescita futura dell’azienda stessa. Data la cruciale importanza di queste decisioni, non deve sorprendere il fatto che nel tempo si siano sviluppati numerosi modelli e approcci, più o meno razionali, per tentare di valutare oggettivamente un investimento. I tradizionali metodi di valutazione proposti nei libri di finanza aziendali sono essenzialmente due: il Net Present Value (NPV, o in italiano Valore Attuale Netto, VAN) e l’Internal Rate of Return (IRR, o Tasso Interno di Rendimento, TIR).
Il Net Present Value
Il NPV è forse il metodo più semplice e viene usato in tutto il mondo dalle aziende. Prevede essenzialmente di attualizzare i cash flow attesi che l’investimento potrà garantire nel corso della sua vita ad un tasso che sia coerente con la rischiosità stessa del progetto. Tale valore deve poi essere confrontato con il costo sostenuto oggi per intraprendere l’investimento. La regola impone di accettare un investimento se e solo se il risultato è maggiore di 0:
- NPV > 0 → Si accetta l’investimento
- NPV < 0 → Si rifiuta l’investimento.
L’Internal Rate of Return
L’IRR invece è quel tasso che rende nullo il NPV e, una volta calcolato, deve essere confrontato con un tasso soglia che permette di decidere se accettare o rifiutare l’investimento. L’IRR tuttavia può portare a risultati sbagliati nel caso in cui il NPV non sia una funzione monotòna decrescente del tasso di sconto, cioè nel caso in cui i cash flow futuri non siano tutti dello stesso segno.
Il limite dei modelli tradizionali
Tuttavia entrambi i metodi soffrono di un problema intrinseco, che viene spesso ignorato: come valutare l’incertezza e la flessibilità legate a certi progetti?
Il NPV infatti presuppone che un investimento possa essere realizzato oggi oppure mai più, tralasciando così le possibilità che spesso si aprono in seguito per l’azienda. Un progetto infatti può non essere conveniente se intrapreso ora, ma risultare economicamente vantaggioso nel futuro o al verificarsi di determinate circostanze; il manager può avere così la possibilità di differire, sospendere o abbandonare un investimento. Inoltre, spesso, un progetto pur economicamente svantaggioso può portare ad opportunità future che possono compensare l’investimento iniziale.
Il Real Option Approach
Tali limiti hanno portato allo sviluppo di una nuova metodologia per valutare i progetti e, per estensione, un’intera azienda: il Real Option Approach. Le opzioni reali, come dice il nome, sono delle opzioni che hanno come sottostante particolari attività reali. A differenza di quelle finanziarie, non sono definite da clausole contrattuali e non vengono scambiate sui mercati regolamentati o over the counter, ma sono opportunità di differire una o più scelte in un momento futuro in cui saranno disponibili nuove informazioni. In questo modo qualsiasi tipo di investimento (o di scelta ad esso connessa) può essere visto come una call o una put option, o come un portafoglio di diverse opzioni. Così, ad esempio, l’opportunità di incrementare un investimento può essere vista come una call option avente come sottostante il progetto a cui fa riferimento, mentre la possibilità di abbandonare un investimento che non si rivela più redditizio può essere vista come una put option.
Le tipologie di real option
In dettaglio, si distinguono le seguenti tipologie di opzioni reali.
- Opzione di Differimento: è la decisione di ritardare l’avvio di un progetto, molto spesso per avere più informazioni e di conseguenza meno incertezza, oppure per sperare in eventi che aumentino il valore dell’investimento;
- Opzione di Espansione o Contrazione: riguarda la possibilità di aumentare o diminuire le dimensioni e la struttura del progetto per far fronte a nuove condizioni di mercato;
- Opzione di Sospensione: questo tipo è particolarmente utilizzato nelle aziende operanti nel settore delle materie prime, i cui prezzi, dipendendo dalle fluttuazioni cicliche del mercato, possono avere un impatto sulla convenienza o meno di un progetto;
- Opzione di Abbandono: questo tipo di opzione è esercitata nel caso in cui non sia possibile proseguire l’investimento, poiché non più profittevole. Nell’eventualità in cui si decida di sospendere un progetto e quindi di esercitare l’opzione si devono considerare se i costi già sostenuti possano essere recuperati o meno.
Come per le opzioni finanziarie, le real option possono essere valutate usando modelli in tempo continuo o discreto. La difficoltà in questo caso dipende dai parametri da utilizzare, poiché molti di essi non sono direttamente osservabili, ma solo stimabili e quindi soggetti ad ulteriore incertezza. Nella maggior parte dei casi, per la relativa semplicità e per la capacità di fornire anche i risultati intermedi, vengono utilizzati i binomial o trinomial model.
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