Charles (Carlo) Ponzi era un italiano emigrato negli Stati Uniti diventato uno dei più famosi truffatori della storia americana. Nel febbraio 1920 fondò la Securities Exchange Company, società che operava comprando IRC italiani (francobolli) per spedirli in america e scambiarli con il controvalore in francobolli statunitensi.
Ponzi prometteva agli investitori una rendita del 50% in 90 giorni. L’affare prese il volo, in tantissimi vollero entrare nel business dei francobolli italiani. I clienti di Charles Ponzi, però, non sapevano che nella realtà fare arbitraggio su questo tipo di bene non è remunerativo, infatti dietro c’era un’enorme truffa. Nel luglio del 1920 Ponzi aprì un conto nella Hannover Trust Bank, avendo accumulato milioni di dollari, ed assunse il controllo della banca, comprandone il 38% delle azioni.
Clarence Barron, famoso analista finanziario, valutò attentamente la società di Ponzi arrivando alla conclusione che avrebbe avuto bisogno di 160.000.000 di francobolli per poter davvero garantire ai suoi investitori i soldi promessi. Tuttavia in circolazione ve ne erano solamente 27.000. Il 10 agosto gli agenti federali misero i sigilli alla sua Securities Exchange Company ed alla Hannover Trust Bank.
Ponzi, al suo apogeo, aveva truffato 40.000 investitori, per un ammontare di almeno 15 milioni di dollari, i quali solo in parte saranno recuperati. Charles Ponzi verrà condannato per frode postale alla pena di 5 anni di carcere, dei quali ne sconterà solo 3 e mezzo.
Le fasi in cui si divide uno schema di Ponzi
Prima fase
Ai potenziali clienti viene promesso un investimento con rendimenti superiori ai tassi di mercato, in tempi brevi.
Seconda fase
Dopo poco tempo viene restituita parte della somma investita a chi lo richiede, spesso attori in accordo con il truffatore, facendo credere agli altri che il sistema funzioni.
Terza fase
Si sparge la voce e sempre più persone vogliono investire. Si continuano a pagare gli interessi con i soldi via via incassati ma, in realtà, la società non incassa nulla o quasi. I soldi per pagare i vecchi investitori che vogliono incassare, in realtà, non sono derivanti dai profitti ma sono solo quelli forniti dai nuovi finanziatori.
Quarta fase
Lo schema si interrompe quando le richieste di rimborso superano i nuovi versamenti. A questo punto il truffatore cerca di far perdere le tracce sue e del denaro in suo possesso, attraverso un piano di solito antecedente all’inizio della truffa.