La crisi del 2008
Il settore nautico italiano è uno dei settori che ha sofferto di più nel periodo post crisi del 2008, toccando il fondo nel 2013 dove solo il 7% della produzione nazionale era destinata al mercato domestico. Il picco massimo del fatturato complessivo di settore si era raggiunto negli anni antecedenti il 2008 ed era equivalente a circa 3,5 miliardi di euro, tuttavia dopo 6 anni di trend negativo, a partire dal 2014 si è assistito ad una forte domanda proveniente principalmente dagli Emiri, rimanendo comunque molto diversificata, simbolo che il made in Italy della nautica è molto ricercato in tutto il mondo.
I dati della crescita
Il fatturato, la produzione (compresi commesse in corso di lavorazione) e i dati sull’export sono lievitati leggermente negli anni 2014-2015-2016 portando un netto miglioramento del settore, il trend è bruscamente accelerato dal 2016 al 2018, dove il fatturato del comparto nautico nel 2017 (2,3 miliardi) è stato di circa il 19% in più dell’anno precedente, superando tutte le previsioni. Il made in Italy del settore nautico in pochi anni ha così superato i principali concorrenti, ponendosi come leader internazionale nell’export. Di seguito i dati:
- Italia con il 16,3% dell’export mondiale (+10,2% solo il comparto super-yacht) <– +10.2% cosa si intende?;
- Olanda 15,1%;
- Stati Uniti 12,6%;
- Germania 11,6%;
- Francia 10,8;
- Regno Unito 7,2%.
La crescita si è notata anche dal punto di vista del mercato del lavoro con il +1,9% di addetti (+18480 impiegati), la partecipazione al PIL nazionale ha raggiunto l’1.92% e la produzione industriale ha avuto un incremento del 2.5%. Secondo i dati riportati da Assilea (Associazione Italiana Leasing) il settore leasing di imbarcazioni ha avuto in incremento del 50%.
I Super-Yacht
Il comparto super-yacht è il punto di forza per molte società italiane (es: Azimut, Baglietto, AB yachts, ecc.) e rappresenta un’enorme parte del mercato dell’export. Essi sono imbarcazioni che superano la lunghezza di 30 metri ed anche in questo campo il Bel Paese è leader internazionale grazie alla cura del design e alla qualità dei prodotti.
Si stima che la flotta dei grandi Yacht italiani a livello mondiale ricopra il 31,6% del totale, e se consideriamo le commesse in corso di lavorazione arriviamo al 43%.
I mercati di riferimento sono:
– Usa con il 40% e una domanda stabile;
– Europa con il 30% e una domanda complessiva dei paesi membri in variazione negativa;
– Asia con il 30% e una domanda complessiva in aumento soprattutto dal Medio Oriente.
Dati Previsionali 2018
Le prospettive di crescita per il 2018 sono positive, il 38% dei produttori conferma una crescita del 10% del fatturato, anche per il comparto piccole imbarcazioni. Maggiori dati saranno rilasciati al salone nautico di Genova nei giorni dal 20 al 25 settembre 2018.
Analisi comparativa della crescita del settore e del Gruppo Fincantieri.
Il Gruppo Fincantieri è leader mondiale nella costruzione di navi da crociera ed è uno dei principali produttori mondiali nella progettazione e costruzione di veicoli militari, tra cui anche sommergibili. Il portafoglio prodotti del gruppo include anche OSV (navi di supporto offshore), traghetti, mega-yacht e sistemi e componenti di bordo, presta altresì servizi di manutenzioni e riparazioni.
Prendiamo come riferimento il periodo 2015, 2016 e 2017 (periodo di crescita del settore) e compariamolo con i dati del bilancio del periodo stesso.
Il prezzo delle azioni è lievitato da inizio 2015 a fine 2017 passando da 0,63 a 1,36 euro con una variazione di circa +85%.
Di seguito sono riportati dati e grafici. (scala in milioni)
(fonti: ilsole24ore; corrieremarittimo; ansa; businessinsider; indemar. Dati di bilancio: Evaluation)