Nei periodi di difficoltà è facile credere che anche i problemi più complessi abbiano soluzioni semplici. Risulta quindi facile ai complottisti dare la colpa a qualche avido banchiere che si arricchisce alle spalle del resto del mondo, è successo in seguito alla crisi finanziaria, originatasi nel 2007 negli Stati Uniti, e succede con il signoraggio, di cui parleremo oggi.
Un esempio dalla storia
Il fenomeno del signoraggio però è diverso da altri argomenti che stanno al cuore dei complottisti, come le Scie Chimiche. Il signoraggio esiste ed è esistito nella storia, cerchiamo quindi di chiarirne meglio il significato. “Signoraggio” è un termine che deriva dal provenzale medievale senhoratge (letteralmente«aggio del signore»), esso identifica l’insieme dei redditi del governo derivanti dall’emissione di moneta. Il primo caso di Signoraggio, storicamente accertato, ha come protagonista Lucio Settimio Severo, imperatore di Roma. Per fare fronte all’incremento della spesa militare egli ricorse all’espediente di dimezzare il contenuto di metallo prezioso nelle monete. In questo modo si determinò un reddito da signoraggio, inteso come differenza tra il valore intrinseco ed il valore nominale delle monete. La conseguenza di tale politica fu essenzialmente l’inflazione. Dal medioevo fino all’800 era consuetudine portare un pezzo d’oro alla Zecca Pubblica e farselo coniare, ovvero trasformarlo in moneta accettata da tutti come mezzo di pagamento. Lo Stato però si faceva pagare questo tipo di servizio trattenendo parte dell’oro. Spesso nel corso della storia gli Stati abusarono di questo diritto sottraendo sempre più metallo. Quando a cavallo fra 700 e 800 cominciò a diffondersi la carta moneta ( di valore intrinseco nullo) questo abuso divenne eclatante. In questo modo il quantitativo di moneta aumentava, ma i beni scambiati erano sempre i medesimi causando anche stavolta inflazione e, come confermerà la legge di Gresham, la tesaurizzazione delle monete “buone”.
L’intervento delle Banche Centrali
Per ovviare a questo continuo abuso da parte degli Stati, si affidò il compito di emettere moneta a enti indipendenti dai governi nazionali, inizialmente a banche private e in fine alle Banche Centrali. Con l’avvento delle Banche Centrali, il signoraggio assume una forma differente, se prima lo Stato metteva in circolo moneta acquistando beni e servizi, oggi le banche centrali non fanno altro che erogare credito alle banche commerciali o acquistare attività finanziarie. La differenza tra il rendimento dei suddetti titoli/ tasso di interesse del prestito ed i costi sostenuti per la stampa della moneta costituisce il signoraggio moderno. In particolare nell’Unione Europea l’emissione delle banconote è affidata alla BCE in concorso con le BCN ( banche centrali nazionali). Il reddito monetario di ogni singola BCN viene inviato alla BCE e da questa redistribuita alle BCN sulla base della loro partecipazione al capitale della BCE, da qui il reddito monetario passa nelle mani dello Stato. Esistono anche altre quote, per esempio la Banca d’Italia percepisce direttamente il signoraggio secondario, ovvero quello sulle monete metalliche.
La realtà
Qual è quindi la tesi dei complottisti? Le critiche dei complottisti sono molteplici, ma tutte si concentrano sul fatto che il prodotto del signoraggio vada a soggetti privati. In realtà la Banca d’Italia è gestita dal governo, è partecipata da banche e compagnie di assicurazione private, ma è un Istituto di Diritto Pubblico e il suo direttivo è di nomina politica. Per garantire l’indipendenza dell’istituto chi possiede le quote non può acquistarne altre o scambiarle, l’assetto societario può essere modificato solo in casi eccezionali. Per quanto riguarda i voti, anche questi non corrispondono esattamente alle quote di proprietà. Il Governatore viene nominato dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri. Gli altri organi sono l’Assemblea dei partecipanti ( enti pubblici e privati), il Consiglio Superiore preposto all’ordinaria amministrazione ed infine il Direttorio di nomina governativa, composto dal Governatore, dal Direttore Generale, e dai rispettivi vice. Il punto fondamentale è che solo il Direttorio ( ricordiamo, di nomina governativa) si occupa di politica monetaria. Se tutto ciò non bastasse i complottisti dovrebbero ricordare che quando gli Stati hanno tentato di finanziarsi con il signoraggio la conseguenza è stata l’iperinflazione, esempio eclatante è la Repubblica di Weimar (1919-1933).