StockX è una startup, con sede a Detroit, basata su una piattaforma on-line dove è possibile comprare e vendere oggetti legati alla cultura pop. I prezzi non sono definiti ma dipendono da un sistema di offerte libere. In questo modo, si possono scambiare in sicurezza prodotti da collezione, a edizione limitata o non più in commercio. Attraverso i dati sul comportamento degli utenti, il sito di StockX stima il valore di ogni bene, seguendo uno schema che vuole ricordare quello di un mercato azionario. Così, gli appassionati possono comprare i prodotti che desiderano, sempre ad un prezzo maggiorato ma senza rischiare di pagare una cifra spropositata. La piattaforma, inoltre, ha più di 800 dipendenti che si occupano di verificare l’affidabilità di ogni offerta, controllando la qualità delle merci e la conformità a quanto dichiarato nell’annuncio.
Campless
StockX è stata fondata nel 2015, da Josh Luber, Dan Gilbert, Greg Schwartz e Chris Kaufman. L’idea partì da Campless, un sito lanciato da Luber nel 2013. La piattaforma era una specie di centro raccolta dati dedicato al solo mercato delle scarpe sportive da collezione. Il fine primario era quello di permettere agli utenti di avere informazioni affidabili sui prodotti desiderati, al fine di poter confrontare i prezzi e verificare l’onestà dei venditori. Infatti, per le sneakers così come per altri beni collezionabili, i pezzi rari possono essere difficili o perfino impossibili da trovare e, molto spesso, vengono resi disponibili da rivenditori terzi ad un prezzo maggiorato rispetto a quello di mercato originale.
StockX
Con Gilbert, Shwartz e Kaufman, Luber fu convinto a rendere il suo progetto una specie di mercato on-line, che avrebbe svolto la funzione di intermediario fra compratori e venditori. Il tutto partendo dai sistemi sviluppati negli anni passati con Campless. StockX fu fondata nel 2015 a Detroit, con Luber come CEO, ed ha iniziato ad operare a febbraio 2016. Da allora la società ha vissuto una crescita esplosiva che l’ha portata, come riporta TechCrunch, ad essere valutata circa 2,8 miliardi di dollari a fine 2020. L’azienda non è quotata in Borsa ma, comunque, è riuscita a raccogliere notevoli investimenti, per un totale di 435 milioni di dollari. All’inizio, sulla scia di Campless, la piattaforma era dedicata solo ad articoli di abbigliamento, prime fra tutti le scarpe da ginnastica. Tuttavia, negli anni, è stata inserita una gamma sempre più ampia di prodotti, che vanno dall’elettronica alle figurine.
Nel 2019 Scott Cutler è diventato CEO di StockX, sostituendo Luber. Cutler ha un curriculum illustre, con ruoli dirigenziali di primo piano ricoperti per il New York Stock Exchange e per eBay. A marzo 2021 StockX conta più di 800 dipendenti e cinque centri di smistamento negli USA, uno in Olanda, uno nel Regno Unito ed uno in Giappone.