Per cognizione si intende il processo di acquisizione delle informazioni tramite il pensiero e l’esperienza. La psicologia cognitiva, infatti, studia soprattutto i meccanismi con cui la mente filtra i dati che riceve.
Asimmetria dell’output cognitivo
Si prendano in esame 10 persone sedute ad un tavolo a guardare un qualunque telegiornale. Tutte e 10 riceveranno lo stesso tipo di informazioni di input. Ciò nonostante, se si chiedesse ad ognuno di raccontare le notizie ascoltate, si avrebbero 10 storie più o meno diverse fra loro. Questo avverrebbe in quanto ogni individuo possiede caratteristiche mentali operative proprie.
Emotività nei giochi
L’informazione gioca un ruolo da protagonista nella vita dell’individuo in quanto è quella che, assieme ad istinti ed emozioni, guida le sue scelte. Quando le decisioni vengono prese in situazioni di conflitto con altri ed hanno ad oggetto valori economici scende in campo la Teoria dei Giochi.
La Teoria dei Giochi permette di capire quali sono le strategie che un soggetto economico potrebbe mettere in atto per raggiungere il suo massimo payoff in un ambiente d’interazione. Il protagonista è sempre l’homo economicus, ovvero un immaginario agente infinitamente razionale che calcola infallibilmente la più conveniente fra le possibili opzioni. Tuttavia accade molto spesso che gli individui non basino le loro scelte su un’accurata analisi ma, al contrario, sull’istinto.
Il gioco dell’Ultimatum
Vi sono 2 giocatori che devono decidere come dividere una determinata quantità di denaro. Una delle due persone formula quindi la propria offerta in merito a come dividere il denaro tra i due: se l’altro accetta, si divide semplicemente la somma ed il gioco è finito. In caso di rifiuto, però, nessuno dei due riceverà nulla. Questo esperimento è detto gioco dell’Ultimatum.
Studi ed esperimenti hanno evidenziato che la maggior parte delle persone farà un’offerta che oscilla tra il 40 ed il 50% del totale e che, in questo caso, l’altro tenderà ad accettare. Se invece l’offerta fosse minore del 30%, vi sarà invece una tendenza a rifiutare.
Il gioco dell’Ultimatum sottopone a giudizio la presunta razionalità economica dell’individuo, dato che rifiutando l’offerta, per quanto bassa essa sia, non otterrà niente. Che cosa allora lo spinge a rifiutare? Secondo gli esperti la causa principale è la sensazione di insulto e frustrazione. Una proposta che suona ingiusta suscita infatti una forte reazione emotiva.
Nella realtà si gioca in gruppo
Oggi, quasi tutte le grandi imprese predispongono gruppi di lavoro riguardo a particolari scelte strategiche. Nel mondo reale si gioca in squadra.
Come si comporta un gruppo di persone nella teoria dei giochi rispetto al singolo individuo? I processi decisionali cambiano? Ebbene, secondo gli esperti i gruppi sono più razionali dei singoli: il confronto ed il dibattito reciproco sulla mossa da fare allevierebbe infatti l’impatto delle emozioni del singolo. Ad esempio, prendendo in esame il gioco dell’Ultimatum, se fossero gruppi di persone a giocare, si raggiungerebbero accordi anche per offerte meno giuste: la frustrazione del singolo viene quindi indebolita dalla razionalità del gruppo.
Pensare in maniera gerarchica
Le teorie di comportamento nei giochi assumono il fatto che i partecipanti pensino in maniera strategica e che l’equilibrio venga fuori da un lento processo di adattamento, evoluzione e comunicazione. Tuttavia, molti giochi sono così detti one-shot games, ovvero situazioni in cui gli individui non hanno tempo di adattarsi alla risposta dell’avversario in quanto basterà una sola mossa per arrivare al risultato finale.
Colin Cramerer ha per primo scoperto che, in scenari one-shot, i giocatori pensano in maniera gerarchica, cercando quindi di attuare un ragionamento step-by-step.
Il ragionamento step-by-step all’opera
Un esperimento su questo tipo di situazioni può essere chiedere ad un campione di persone di scegliere un numero da 0 a 100. Chi si avvicina il più possibile ai 2/3 del numero scelto con più frequenza dai partecipanti, otterrà una ricompensa.
Un primo step di ragionamento potrebbe essere quello di prevedere che la maggior parte dei giocatori selezionerà 50, quindi puntare sul numero 33 (2/3 di 50). Una strategia simile potrebbe essere però adottata anche da altri, per questo il meccanismo potrebbe subire un ulteriore passaggio, portando a puntare sul 22 (2/3 di 33) e così via fino ad arrivare allo 0, che sarebbe quindi la puntata migliore da fare.
Questo e numerosi altri esperimenti hanno evidenziato come le persone pensino in maniera gerarchica di fronte ad un problema e, quindi, tentino di spezzettare in segmenti una strategia. D’altronde, spezzare in più passaggi un ragionamento logico alleggerisce lo sforzo mentale ed aiuta a trovare la soluzione ad un problema.