Domenica, alle ore 18:00, andrà in scena allo Stadio Olimpico l’ultima partita da calciatore della Roma di Francesco Totti. I tifosi giallorossi e gli sportivi di tutto il mondo saranno amareggiati nell’assistere all’addio di uno degli ultimi campioni del calcio italiano e dentro Trigoria (sede e centro sportivo della As Roma) ci sarà solo una voce pronta a sorridere, quella degli incassi.
Incassi al botteghino
L’attesa per i tifosi è tanta, lo si è appurato l’11 maggio, quando i biglietti per l’ultima partita del “Pupone” sono stati letteralmente polverizzati nel giro di poche ore, con uno stadio che sarà gremito in ogni ordine di posto, pronto ad ospitare 67.000 persone. Gli incassi per la società giallorossa superano la cifra record di 3 milioni e 200 mila euro, con il prezzo di un biglietto che si aggira intorno ai 50 euro. Come in ogni occasione del genere non mancano gli speculatori sulla passione: alcuni siti mettono infatti a disposizione biglietti ad un prezzo maggiorato di dieci volte rispetto al costo originario. Si va da una curva sud a 350 € fino alla Monte Mario a 1180 €.
Magliette vendute
Una cifra significativa di incremento nei ricavi sarà generata dalla trovata della società giallorossa, che ha anticipato la presentazione e l’utilizzo delle divise per la prossima stagione griffate Nike. Considerando che il prossimo anno Totti non indosserà la maglietta della Roma, l’intuizione porterà nelle casse giallorosse i soldi dei tifosi che vorranno conservare l’ultima divisa del Capitano e i ritmi di vendita registrati fino ad oggi sembrano testimoniare il trend degli anni precedenti. Totti nelle sue 25 stagioni in giallorosso ha portato nelle casse della Roma una cifra intorno ai 774 mila euro ogni anno: infatti, delle 80 mila maglie vendute circa 50 mila hanno il suo nome ed il suo numero. Considerando che la sponsorizzazione con il colosso americano Nike prevede che al club vada circa il 18% degli 86 euro necessari per acquistarne una, il conto è presto fatto.
Quanto ha dato la Roma a Totti?
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dagli stipendi che ha percepito Francesco Totti come calciatore dell’As Roma. Dalla stagione 1996/97 a quella in corso, il capitano giallorosso ha incassato dal club – tra stipendio base e cessione dei diritti di immagine – 84,25 milioni di euro netti (152 milioni di euro circa il costo complessivo sui bilanci del club), con una media di 4 milioni di euro netti a stagione.
Dal punto di vista economico, la migliore stagione per Totti è stata nel 2004/2005, quando il Capitano è arrivato a percepire uno stipendio netto di 6 milioni di euro, mentre nella stagione in corso, l’ultima da calciatore della Roma, il suo stipendio si è ridotto a 1.2 milioni.
Un futuro da dirigente?
L’ultimo contratto siglato tra la Roma e Francesco Totti a giugno del 2016 prevedeva un ultimo anno da calciatore, alla scadenza del quale il ruolo assegnato al “Pupone” sarebbe stato quello di direttore tecnico per le successive sei stagioni (dunque fino al 2023), nel quale Totti avrebbe guadagnato 600 mila euro all’anno. In realtà le voci si rincorrono e lo stesso capitano della Roma sembra ancora non aver deciso il suo futuro, che potrebbe non essere da subito nella capitale da dirigente, ma in America, dove a Miami sono pronti ad aspettarlo a braccia aperte il suo amico Alessandro Nesta ed un contratto plurimilionario degno dei migliori anni della sua carriera.
Il patrimonio di Totti
Francesco Totti, sulle orme di molti colleghi, ha deciso di investire parte dei soldi del suo stipendio in diverse attività, tutte controllate dalla holding di famiglia Number Ten, gestita dal fratello Riccardo. Il fatturato nell’ultimo anno è calato di circa il 25%, pur garantendo entrate pari a circa 3 milioni di euro. La holding controlla società molto attive nell’organizzazione di eventi, ma soprattutto nel settore immobiliare.
In chiusura possiamo immaginare che tutti i soldi e le cifre citate in questo articolo verranno sopraffatte dall’emozione non solo dei tifosi, ma di tutti gli sportivi e appassionati, nel momento in cui uno dei simboli della storia del calcio italiano calcherà per l’ultima volta davanti alla sua gente il campo dello Stadio Olimpico.