Bernard Arnault nasce a Roubaix nel 1949, suo padre era un industriale, proprietario dell’azienda per i lavori pubblici Ferret-Savinel. Dopo aver terminato gli studi al liceo, Arnault si iscrive all’Ecole polytechnique, una delle più famose università di ingegneria francesi. Nel 1971 comincia a lavorare nell’azienda di famiglia e convince suo padre a vendere le attività del settore edilizio e delle attività pubbliche, per passare al settore della venidta immobiliare. Il nuovo nome della società è Férinel e si specializza nella vendita di appartamenti turistici. Nel 1974 Arnault viene nominato direttore della costruzione, tre anni più tardi diventa direttore generale e nel 1978 diviene presidente della società succedendo al padre. Nel 1981 acquisisce la società Financière Agache (società finanziaria), ma soprattutto il gruppo Boussac, in pieno tracollo dell’industria tessile che però possiede anche Christian Dior (che non comprendeva la sezione profumi, separata negli settanta). L’interesse di Arnault è proprio per Christian Dior, ma la sua acquisizione richiede l’acquisto del gruppo Boussac nella sua totalità. Nel 1985 diventa presidente e direttore generale di Christian Dior SA, due anni più tardi riceve una sanzione pesante dalla Commissione di Bruxelles, ma questo non ferma Arnault che continua a concentrarsi sul gruppo Christian Dior e sulle acquisizioni nel settore del lusso, nel 1989 riunisce la sezione profumi al gruppo Christian Dior. In quello stesso periodo Arnault riesce ad acquisire anche il gruppo LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton), gruppo nato dalla fusione tra Louis Vuitton e Moët Hennessy, proprio da questa fusione tra i due gruppi nascono delle divergenze tra i due co-presidenti eletti dopo la fusione. Arnault riesce ad approfittarne lanciando un’offerta pubblica di acquisto (OPA), grazie della confusione che c’era in borsa in quel periodo, e nel 1988 diviene il maggior azionista. Nel 1989 Arnault viene eletto all’unanimità presidente della direzione di LVMH. Nulli sono stati i tentativi di Henri Racamier (uno dei co-presidenti) per cercare di far annullare l’OPA di Arnault, infatti nel 1989 la Commissione delle operazioni in borsa considera che non è stata commessa alcuna irregolarità nell’acquisizione. Nel corso degli anni le acquisizioni non si fermano, nel 1988 acquisisce Celine, nel 1997 Sephora, nel 2000 Emilio Pucci e nel 2001 Fendi. Nel 2004 diventa l’uomo più ricco di Francia, mentre nel 2007 entra nel capitale di Carrefour.
LVMH
Il gruppo LVMH ha sede a Parigi ed è quotata nel listino CAC40. Il gruppo cerca di ampliare la propria internalizzazione acquisendo grandi marchi, ad esempio ha preso il controllo di marchi italiani come Bulgari e Fendi. Andando ad analizzare i risultati del 2016 del gruppo possiamo vedere che i negozi aperti dal gruppo sono aumentati rispetto al 2015 arrivando a 3.948 negozi in tutto il mondo. L’utile netto del 2016 si è attestato a 4,363 milioni di euro, in leggero aumento rispetto 2015 che si sono attestati a 4,001 milioni. Gli investimenti operativi sono aumentati rispetto al 2015 (1,955 milioni) e si sono attestati a 2,265 milioni. Il Free Cash Flow è aumentato rispetto al 2015 (3,679 milioni) e si è registrato 3,974 milioni. Il dividendo per azione nel 2016 è aumentato a 4 euro, mentre nel 2015 era di 3,55 euro. Infine i debiti finanziari netti del gruppo sono scesi a 3,265 milioni di euro, in forte rispetto al 2015 dove si erano attestati a 4,235 milioni.
Il personaggio
Il patrimonio di Arnault stimato da Forbes è di circa 37 miliardi di dollari. Arnault è un amante e collezionista di arte, cercando anche di valorizzare l’immagine del gruppo LVMH e per conferirgli un immagine più istituzionale. La fondazione LVMH ha inoltre creato il premio LVMH per giovani artisti, un concorso internazionale aperto agli studenti delle Belle Arti in Francia e nel mondo.