La World Trade Organization (WTO) è un’ organizzazione internazionale non elettiva, formata da 164 Stati Nazionali. L’organizzazione favorisce il commercio tra Stati tramite gli accordi di “nazione più favorita”, applicando a tutte le Nazioni aderenti tale “status” che permette di facilitare gli scambi commerciali. La WTO è nata nel 1995, ed è succeduta al GATT (General Agreement on Tariffs and Trade); quest’ultimo aveva procedure burocratiche troppo lunghe che non facilitavano il commercio. La WTO ha recepito gli obiettivi del GATT e li ha semplificati, soprattutto grazie alla sua struttura “istituzionalizzata”, comparabile ad altri organismi internazionali. Infatti la WTO ha un suo particolare Parlamento, un Consiglio Generale, un Segretariato, un Direttore Generale ecc.
Si tratta di una struttura abbastanza complessa e organizzata che ha lo scopo di favorire gli accordi commerciali plurilaterali tra Paesi e di fissare politiche commerciali internazionali cooperando con la World Bank e il Fondo Monetario Internazionale; inoltre deve anche risolvere eventuali controversie commerciali.
La WTO è stata anche oggetto di critiche. Ad esempio, nel 2001 ha accolto la Cina, ciò ha creato notevoli squilibri nell’organizzazione perché l’ingresso di un gigante come la Cina, che applica prezzi bassissimi e non possiede sindacati di lavoro, ha alterato l’equilibrio commerciale tra i Paesi. La WTO, essendo un’organizzazione intergovernativa, non può espellere gli Stati Membri. Quindi risulta inefficace qualora un Paese violi i diritti umani fondamentali tramite pratiche commerciali non etiche.
La WTO è stata anche accusata di favorire gli interessi di USA, UE e Giappone a discapito degli Stati Membri più deboli.
Attualmente il direttore Generale è Roberto Azevêdo (Brasile).