BTP
I Buoni del Tesoro Poliennali sono delle obbligazioni emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a nome dello Stato italiano. Fanno parte dei cosiddetti Titoli di Stato, ma sono caratterizzati da maturità superiori ad un anno. Le maturità vanno dai 3 ai 50 anni con tassi d’interesse diversi, determinati da un’asta iniziale a cui partecipano vari investitori istituzionali o da altri sistemi di collocamento.
Ogni obbligazione ha delle scadenze semestrali per il pagamento delle cedole, ossia degli interessi maturati fino a quel punto. Una volta arrivato a scadenza, viene restituito l’intero ammontare del capitale versato al momento della sottoscrizione iniziale.
Il MEF, inoltre, può emettere BTP con diverse caratteristiche: titoli il cui tasso d’interesse è ancorato al tasso d’inflazione o che sono destinati in particolar modo ad alcuni segmenti di mercato come il retail. L’offerta viene ampliata per dare la possibilità ad investitori con diverse esigenze di usufruire dei BTP.
Nel primo caso, i BTP indicizzati all’inflazione fanno sì che il denaro ricevuto sotto forma di interessi non perda potere d’acquisto nel medio e lungo termine. Ciò garantisce anche una maggiore stabilità del prezzo del BTP sul mercato secondario.
Nel secondo caso, il Tesoro offre BTP in quantità minime diverse a seconda degli investitori a cui sta cercando di offrire il proprio debito. Il risparmiatore retail sarà interessato a quantità basse, quindi il BTP avrà tagli minimi, mentre gli investitori istituzionali saranno interessati a lotti più grandi. In tal modo il MEF può ricevere finanziamenti da una più ampia fetta di pubblico, sia domestico che estero. Per quest’ultimo motivo, talvolta viene emesso debito italiano ma in valuta estera, come il dollaro o lo yen. Ciò serve soprattutto per soddisfare le esigenze di investitori stranieri.