Ad affiancare i costi diretti visti nella precedente lezione, troviamo anche diversi costi indiretti da sostenere nel tempo. I costi indiretti sono spese da sostenere in seguito alla quotazione relative a nuovi servizi da offrire ai soci, rischi di perdita di competitività e di moral hazard riguardanti i manager.
I principali costi indiretti sono tre, che accompagnano la società neo-quotata nel corso della sua vita sul mercato:
- la necessità di mantenere relazioni stabili e trasparenti con gli investitori;
- la perdita di vantaggio competitivo nei confronti dei competitor;
- possibili disincentivi a centrare obiettivi di lungo periodo.
Investor relations e documenti societari
Una volta quotati bisogna mantenere un flusso ininterrotto di documenti da divulgare al pubblico, come bilanci annuali e semestrali, ma anche comunicazioni ufficiali e documenti che bisogna rendere sempre accessibili ai soci. Sui siti corporate delle società sono spesso disponibili intere sezioni dedicate, consultabili anche se non si è soci.
In ogni caso, prima di ogni Assemblea i soci devono poter accedere a certe informazioni per compiere le proprie scelte di voto. La loro produzione richiede costi legati al personale, organizzativo e di mantenimento come pubblicazione e archiviazione.
Perdita di vantaggio competitivo per trasparenza
La trasparenza richiesta nelle relazioni con gli investitori fa sì che vengano rese pubbliche informazioni riservate sul core business della società, sui clienti e i fornitori. Queste informazioni sono spesso racchiuse nelle Relazioni Annuali o nelle Note Integrative che spiegano dettagliatamente le operazioni dell’impresa e i rischi a cui è esposta. Ciò può tradursi in un costo legato alla perdita del vantaggio competitivo, perché i competitor avranno facile accesso a dati e pratiche prima sconosciute.
Disincentivi a obiettivi di lungo periodo
Con la pubblicazione di conti semestrali e, a volte, trimestrali, l’attenzione del management si potrebbe spostare su obiettivi di breve periodo, che necessitano di crescita continua per mantenere visibilità nel mercato di riferimento. In particolare l’attenzione è rivolta alla crescita di ricavi e profitti nel breve termine, a discapito di investimenti più onerosi che servano ad ampliare l’azienda.
Il disincentivo a tenere conto di obiettivi di lungo termine, a tutti gli effetti un rischio di moral hazard dei manager sostenuti dai soci proprietari, può andare a minare la strategia aziendale della società, perdendo importanti opportunità per la società e per gli stakeholder, a favore di speculatori a breve termine o di vantaggi personali degli amministratori.
Ciò è particolarmente importante in grandi società industriali quotate in Borsa, per le quali le ciclicità di mercato possono essere molto svantaggiose, per cui un manager potrebbe concentrarsi sul non perdere credibilità nel breve periodo vendendo rami importanti del gruppo o avventurandosi in settori troppo rischiosi, ma che godono di particolare visibilità nel breve termine.
Considerazioni finali
Una volta visti i benefici finanziari, i benefici operativi, i costi diretti e indiretti, nella prossima lezione vedremo quali sono le varie fasi necessarie per portare a termine una Initial Public Offering.