Un accordo costoso
Worldline SA è una compagnia che fornisce servizi di pagamento e di transazioni con sede in Francia. Lunedì la società ha acquistato uno dei suo rivali, la connazionale Ingenico, per 8.6 miliardi di dollari, cioè €7.8 miliardi. Solamente Ingenico possiede il 37% del mercato dei terminal POS. Gli shareholder di Ingenico riceveranno 123.10€ per share, un valore del 17% superiore a quello dell’ultima chiusura del titolo in borsa. In totale il gruppo avrà 20,000 dipendenti in 50 nazioni.
Unirsi per sopravvivere
Dopo anni di ricerca per un’intesa, nasce così uno dei più grandi provider del settore, resa possibile dai cambiamenti avvenuti nella società acquistata, che a fine 2018 ha rimosso dall’incarico il CEO dopo 11 anni di dirigenza e ha avviato una ristrutturazione accolta con favore dal mercato, che ha portato il valore delle azioni a raddoppiare in un anno.
L’acquisizione, che per adesso è la più grande del 2020, continua il trend di merger nel settore dei servizi di pagamento. Worldine arriverà a possedere circa il 65% della compagnia, governando un gruppo che punta a difendersi dalle numerose piccole compagnie fintech che cercano di spodestare le più grandi, grazie all’abilità di adattarsi più velocemente ai cambiamenti nel mondo dei pagamenti.
Aziende come Worldine e Ingenico devono fare i conti anche con giganti come Google, Apple e Amazon che da anni spingono per entrare nel settore con tecnologie sempre più rivoluzionarie. L’azienda di Bezos, per esempio, punta a far pagare i consumatori direttamente con il loro palmo della mano.